Attività di controllo dei carabinieri nel campo delle violazioni in materia ambientale
I carabinieri lo hanno “pizzicato” mentre prelevava della sabbia da terreno demaniale e per B.C., 43 anni residente a San Sostene, la denuncia a piede libero è stata inevitabile.
I militari della stazione carabinieri di S. Andrea Ionio, guidati dal maresciallo Giuseppe Vergallo, hanno fermato l’uomo in flagranza di reato, mentre era intento a prelevare della sabbia dal letto del fiume Alaca, caricandola sul proprio motocarro.
Una pratica, ovviamente, proibita dalla legislazione nazionale che tutela il demanio dello Stato e, in particolare, i letti dei fiumi. Vista, comunque, l’esiguità del carico di sabbia che si trovava a bordo del motocarro, nei confronti di B.C. non è stato necessario prendere provvedimenti più severi.
Per la zona del fiume Alaca, comunque, si conferma la necessità di chiudere i numerosi accessi che ne impediscono un controllo e una tutela ottimale, soprattutto dal punto di vista ambientale. Una soluzione a tale inconveniente potrebbe giungere dai futuri lavori di messa in sicurezza del fiume e del suo letto, previsti da un progetto inserito nel finanziamento “APQ” recentemente ottenuto dal Comune di S. Andrea.
Intanto, un altro provvedimento di denuncia è stato spiccato dagli uomini guidati da Vergallo nei confronti di M.G., 52 anni di Soverato, denunciato per aver costruito un pagliaio abusivo su suolo demaniale, nei pressi della spiaggia in località “Alaca”.
In particolare, all’uomo è stata contestata la violazione del Codice di navigazione, mentre per la struttura, realizzata in legno e canne, è spettato al Comune di S. Andrea emanare un’apposita ordinanza comunale di distruzione del pagliaio e di ripristino dello stato dei luoghi. Il provvedimento dovrebbe essere eseguito in questi giorni.
Volevo andare a saluro a prendere du "màzzari e salaturi" per le soppressate, ma meglio lasciar perdere...
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