Si tornerà in aula il prossimo 10 luglio per discutere il ricorso presentato al Tar Calabria da Legambiente contro la delibera con cui il consiglio comunale di S. Andrea Ionio ha approvato le linee guida del proprio piano spiaggia.
Nella mattina di giovedì scorso (19 giugno), presso la sede del Tribunale amministrativo di Catanzaro, sono stati gli stessi legali dell’associazione ambientalista a chiedere un rinvio a breve dell’udienza, per poter valutare gli elementi scaturiti da recenti sviluppi che hanno interessato la tematica. Infatti, nella scorsa settimana, il consiglio comunale andreolese ha adottato il piano spiaggia comunale vero e proprio.
Per questo, Legambiente, d’intesa coi suoi legali, ha inteso prendere tempo per approfondire i contenuti del piano spiaggia e valutare l’opportunità di eventuali integrazioni alla propria iniziativa attraverso l’inserimento di motivi aggiunti alla richiesta di sospensiva della delibera.
Il timore dell’associazione è che attraverso il piano, si vada in una direzione diversa da quella della tutela della spiaggia di S. Andrea, su cui potrebbe sorgere un’area naturale protetta.
Timori sempre respinti dal Comune che sono valsi, però, a trasferire la discussione-scontro in sede giudiziaria. Già lo scorso 22 maggio, infatti, un analoga richiesta di sospensiva, presentata in quell'occasione dal Fai, è stata respinta dal Tar, rinviando alla decisione nel merito.
In quella sede, l’avvocato Andrea Calabretta, legale del Comune, aveva evidenziato come non sussistesse alcun pericolo concreto verso interessi particolari, trattandosi di linee guida, dunque di un semplice atto d’indirizzo politico.
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