“Che fine hanno fatto le strisce pedonali sulla SS 106?”.
E’ la “domanda dell’estate”, ormai ricorrente tra i tanti cittadini e turisti che in questi giorni stanno protestando vivacemente contro la totale assenza di strisce di attraversamento pedonale nel tratto di Statale 106 che taglia l’abitato della Marina di S. Andrea. E siamo in un periodo, tra l’altro, in cui inizia ad essere numerosa la presenza turistica o, comunque, di gente che si reca a piedi verso il mare, a fronte di un cospicuo incremento anche del traffico veicolare.
Insomma, da quando il manto stradale è stato rifatto, in occasione del transito del Giro d’Italia nel maggio scorso, le strisce zebrate non sono state più apposte sul tratto di strada andreolese, come invece è stato fatto di recente in alcuni paesi limitrofi, (Davoli e Badolato tra gli altri). E un asfalto così “intatto” non rappresenta certamente un buon modello di sicurezza né, di fatto, la garantisce. Una situazione vergognosa: di giorno, infatti, numerosi gruppetti di ragazzini e di anziani si aggregano ai bordi della strada, mentre attendono che qualche “volenteroso”, automobilista o semplice passante, li agevoli nell’attraversamento.
E l’incomodo peggiora, ovviamente, nelle ore notturne, durante le quali, complice la visibilità ridotta, il pedone diventa praticamente invisibile agli automobilisti in transito.
I cittadini si rivolgono dunque esasperati all’Anas e lanciano un appello anche al Comune di S. Andrea, affinché si faccia fermo portavoce delle loro lamentele.
Qualcun’altro, invece, dopo tanto tempo oramai disincantato e stanco di attendere che si muovano gli enti preposti, sta già preparando le bombolette spray per dedicarsi alle “strisce fai da te”. Un gesto che, peraltro, non rappresenterebbe una novità. Infatti, nei mesi scorsi ad utilizzare la bomboletta spray per lo stesso provocatorio scopo era stato, a Badolato, Franco Nisticò, coordinatore del movimento per i diritti del basso Ionio.
Nessun commento:
Posta un commento