domenica 10 maggio 2009

Piano comunale di spiaggia: "Ok" del Tar Calabria

Nessun annullamento per le delibere inerenti il piano comunale di spiaggia (PCS) di S. Andrea: quella di approvazione delle linee guida e quella di adozione del PCS.
La prima sezione del Tar Calabria ha, infatti, ritenuto infondati i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste contro quelle delibere.
Lo si è appreso nei giorni scorsi, dopo il deposito, lo scorso 30 aprile, delle rispettive sentenze, che facevano riferimento al ricorso presentato da Fai e Italia Nostra (rappresentate dall’avvocato Giovanna Altilia) e a quello presentato da Legambiente (tutelata dall’avvocato Anna Parretta).
“Sia il ricorso che i motivi aggiunti si appalesano infondati e vanno rigettati” si legge nella sentenza della prima sezione del Tar (presidente Cesare Mastrocola, consigliere e estensore Concetta Anastasi, primo referendario, Giovanni Ruiu).
Le associazioni contestavano al Comune di S. Andrea (rappresentato dall’avvocato Andrea Gerardo Calabretta) di aver approntato un piano spiaggia che non rispettava l’ambiente naturale della zona costiera “Cupito-Alaca” - un’area di alto interesse paesaggistico e interessata anche da un processo per il riconoscimento di zona protetta - e la vigente legislazione in materia.
Di avviso diametralmente opposto, ovviamente, il Comune andreolese che ha respinto ogni contestazione, esponendo i criteri che hanno ispirato il PCS, “legati invece alla tutela di quell’ambiente” ha sottolineato l’avvocato Calabretta che ha anche spiegato come il Tar non abbia riscontrato illogicità o irragionevolezza o alcuna violazione di legge né sulle linee guida né sul piano spiaggia vero e proprio.
PCS che, tra l’altro, non è ancora in vigore, essendo in corso l’iter di approvazione.
Secondo il sindaco di S. Andrea, Maurizio Lijoi, si tratta della “dimostrazione evidente che quei ricorsi sono stati tutta una montatura volta a far apparire delle violazioni di legge e della Costituzione laddove, invece, non ce n’erano, descrivendo possibili reati che non stavano neanche nelle nostre intenzioni, tant’è che il Tar ha ritenuto di respingere i ricorsi”.

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