Non è sfuggito nulla ai ragazzi dell'Istituto comprensivo di S. Andrea che lunedì mattina hanno visitato la caserma "Renato Lio" della Compagnia carabinieri di Soverato.
I loro occhi curiosi e attenti hanno osservato con interesse ogni particolare delle “diavolerie” tecnologiche di cui oggi può disporre una caserma. E, per una volta, lo hanno fatto senza quella naturale “soggezione” che la divisa del carabiniere, normalmente, potrebbe suscitare.
Con un atteggiamento ricettivo, gli alunni dell’Istituto comprensivo guidato dal dirigente scolastico Salvatore Lazzaro hanno partecipato all'iniziativa per la cultura e la legalità che l'Arma sta promuovendo a livello nazionale, per stabilire un rapporto con le giovani generazioni, spiegando loro il ruolo e la figura del carabiniere. Ad accogliere i circa 65 ragazzi della scuola secondaria e delle quinte elementari, accompagnati dai rispettivi professori e insegnanti e dal comandante della stazione carabinieri di S. Andrea, maresciallo Giuseppe Vergallo, è stato il tenente Giancarlo Russo, comandante della compagnia di Soverato.
Con grande disponibilità, il tenente Russo, coadiuvato dagli altri carabinieri in servizio, ha illustrato ogni aspetto operativo dell’attività svolta in caserma e sul territorio.
I ragazzi sono entrati nella centrale operativa, che coordina gli interventi sull'intero territorio di competenza, hanno visto come nasce un identikit nel laboratorio fotografico e hanno visto da vicino le motociclette e le volanti del nucleo radiomobile, operative 24 ore su 24.
Uno degli scopi essenziali dell'iniziativa promossa dall'Arma e accolta di buon grado dall'Istituto comprensivo andreolese è costituito dalla necessità e dalla volontà dei carabinieri di informare, rassicurare, collaborare con le Istituzioni e, quindi, anche con la scuola affinché maturi nel cittadino il senso di responsabilità e rispetto di sé, delle norme, dell’ambiente.
Un progetto importante per la formazione civica dei ragazzi, che crea quella congiunzione tra scuola e Arma indispensabile per creare una corretta coscienza civile ai cittadini di domani.
Per la scuola, infatti, poter contare sulla collaborazione delle istituzioni e, in particolare, delle forze dell'ordine presenti sul territorio, significa anche riuscire a rendere i propri modelli didattici meglio rispondenti alle necessità delle nuove generazioni, offrendo loro diverse modalità e nuove occasioni di apprendimento.
Il programma "Cultura e Legalità", ora, non si conclude con questa visita ma proseguirà attraverso futuri incontri che vedranno, questa volta, i carabinieri andare nelle scuole per discutere di tematiche inerenti la sicurezza e la legalità.
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