“Non crediamo alle assicurazioni del dirigente scolastico, quando dice che non intende smantellare l’Ipsia. Anzi, siamo convinti del contrario”.
Va giù duro il sindaco di S. Andrea Jonio, Maurizio Lijoi, nei confronti del dirigente dell’Istituto d’istruzione superiore “G. Malafarina” di Soverato, Domenico Servello.
Lijoi, supportato anche da una delibera consiliare di protesta in merito, critica il trasferimento dei corsi serali dall’Istituto professionale di S. Andrea presso l’Istituto tecnico per geometri (ITG) soveratese, deciso dal collegio docenti del Malafarina lo scorso settembre: “Il passo è stato fatto senza minimamente coinvolgere le amministrazioni comunali di S. Andrea e Soverato. Una mancanza di rispetto istituzionale che secondo noi rispecchia la volontà di chiudere, in un futuro non troppo lontano, l’Ipsia”.
Già il 24 ottobre scorso, dunque, tale scelta era stata oggetto di dibattito in consiglio comunale e per capirne le ragioni, il 29 ottobre, si è anche tenuta una conferenza dei servizi presso la Provincia di Catanzaro. In quella sede, il dirigente Servello ha riferito di aver evidenziato “la sostanziale legittimità dell’operato del collegio docenti, che, sulla base del “congelamento” degli organici e sulla scorta del DM 275/99 (sull’autonomia delle istituzioni scolastiche), ha stabilito l’accorpamento dei corsi serali del geometra e del professionale, garantendo funzionalità e risparmi di gestione”.
Ma, a quanto pare, durante la conferenza in Provincia, i toni del confronto non sarebbero stati del tutto pacati, tanto che il sindaco Lijoi e il capogruppo consiliare di maggioranza Pino Commodari, per protesta, hanno abbandonato il tavolo della riunione: “Il nostro gesto è stato una reazione ad alcune affermazioni del dirigente scolastico - ha riferito il sindaco – inopportune per la popolazione andreolese e verso di noi in quanto rappresentanti istituzionali di una comunità. Siamo stati, infatti, ingiustamente accusati di cercare soltanto visibilità politica con questa battaglia. A questo punto, confermiamo la volontà di tutelare legalmente l’immagine di S. Andrea nei confronti di Servello. Ma, soprattutto, - prosegue Lijoi - è necessario lavorare per dare un futuro serio all’Ipsia”.
Il sindaco spiega infatti: “Di fronte al palese tentativo del dirigente scolastico di far chiudere l’istituto, presentando esposti di verifica e controlli all’Asl e ai Vigili del fuoco, noi dobbiamo invece cercare nuove strade per la sua valorizzazione, magari attraverso una riconversione e diversificazione degli indirizzi didattici. Del resto, che senso avrebbe, altrimenti, la spesa effettuata finora dalla Provincia per adeguare l’impianto elettrico e quello antincendio su un istituto tanto obsoleto?”.
Nessun commento:
Posta un commento