La messa solenne è stata concelebrata da don Raffaele Facciolo, vicario dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, che ha ricordato le origini della giovane parrocchia, «sorta per volontà e animo pastorale che guardava al futuro» e la figura del primo parroco, don Tito Voci, «che animava la comunità con la bellezza del canto». Don Facciolo ha anche portato il saluto dell’arcivescovo don Antonio Ciliberti, che in quei giorni era in pellegrinaggio a Lourdes. Tra l’altro, una felice coincidenza è rappresentata dal fatto che l’anniversario della fondazione della parrocchia coincida anche con l’ordinazione sacerdotale di don Vitale, che ha così festeggiato i suoi 44 anni di servizio alla comunità dei fedeli. Nel corso delle sue riflessioni, don Facciolo ha anche evidenziato l’importanza degli organismi parrocchiali (tra i quali il consiglio pastorale) «che danno senso e storia alla comunità, poiché il parroco non può fare tutto».
Dal canto suo, don Vitale - affiancato dal diacono Antonio De Stefano - ha parlato della parrocchia e del suo ruolo, ringraziando quanti collaborano alle varie attività, come «unico riferimento morale e spirituale di oggi. Essa – ha specificato ispirandosi ad un’immagine di papa Giovanni XXIII – è “la fontana del villaggio”, che disseta tutti e rappresenta un cammino di unione, di fede, di progresso umano e spirituale».
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