lunedì 29 giugno 2009

Centro di Protezione Civile intitolato ad Andrea Tortorelli

Sarà inaugurato mercoledì 1 luglio alle 18:30 il Centro di Protezione Civile Comunale intitolato ad "Andrea Tortorelli", giovane andreolese scomparso, all'età di 18 anni, in un tragico incidente motociclistico il 1° luglio del 1996.
La cerimonia si terrà presso la sede del Centro (quella totalmente ristrutturata dell'ex asilo nido), in via Guido Rossa, a S. Andrea Marina.

lunedì 22 giugno 2009

Parte la raccolta differenziata "porta a porta"

Sacchetti bianchi e sacchetti blu diverranno, in tempi molto ristretti, familiari per i cittadini andreolesi, chiamati ad effettuare la raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti.
“Noi ci differenziamo” è lo slogan dell’iniziativa che, proprio in questi giorni, il Comune di S. Andrea Jonio sta portando avanti, con la distribuzione dei sacchetti e delle brochures esplicative, nelle quali viene illustrato il progetto – che beneficia di un contributo della Regione Calabria di oltre 22mila euro - e le varie “istruzioni per l’uso”, con orari e giorni nei quali viene effettuata la raccolta da parte della società Schillacium.
La busta blu è quella che riguarda la raccolta del multimateriale: contenitori e bottiglie in vetro, scatole e contenitori in acciaio e banda stagnata per alimenti, lattine d’alluminio, bottiglie e recipienti in plastica (Pet, Puc, Pe). Ovviamente, sono da escludersi assolutamente contenitori e taniche di oli lubrificanti, vernici, lastre di vetro.
La busta bianca, invece, è quella destinata alla raccolta della carta e del cartone: giornali, riviste, cataloghi, sacchetti di carta, scatole e scatoloni.
Da non inserire prodotti poliaccoppiati (cioè formati da carta più metalli) come il tetrapack, carta e plastica, carta e alluminio, copertine plastificate di giornali, carta oleata, carta da forno.
Una serie di accorgimenti che nel giro di poco temo dovrebbero entrare nelle abitudini familiari, “andando incontro alle esigenze del cittadino e del territorio - ha evidenziato il sindaco Maurizio Lijoi – per gestire i rifiuti in maniera moderna ed efficiente, puntando anche ad un risparmio futuro nella tassa Rsu”.
Con la raccolta domiciliare, si fa un passo in avanti, permettendo al cittadino di effettuare la divisione già in casa. Infatti, in giorni prestabiliti – mercoledì (carta) e giovedì (multimateriale) nel centro storico, martedì (carta) e lunedì (multimateriale) in Marina – dalle 14 alle 18 gli addetti della Schillacium raccoglieranno i rifiuti direttamente nei pressi delle singole abitazioni e condomini.

venerdì 19 giugno 2009

Jungle Beach: per quest'anno nessuna riapertura

Se non utilizzato entro l'anno, a rischio restituzione anche il contributo del Fondo di solidarietà per le vittime del racket e dell'intimidazione ambientale.
Da un lato, lo Stato che aiuta economicamente l’imprenditore vittima di intimidazione. Dall’altro, lo stesso Stato che, con paletti burocratici e giudiziari, rischia di rimandarlo al tappeto.
E’ l’aspetto emblematico di quanto accade al signor Rocco Fortugno, titolare dello stabilimento balneare Jungle Beach, distrutto da un incendio doloso il 16 luglio 2007 e che, ancora, nonostante i tentativi di “ripartire”, è rimasto solo un bel progetto.
Il “Fondo di solidarietà per le vittime di richieste estorsive e usura”, ai sensi della L. 44/1990, ha erogato loro il 70% della “elargizione” (su un totale di 111mila euro), un procedimento seguito per i Fortugno dall’avvocato Stefano Stranges, che ha trovato efficiente riscontro presso gli uffici della Prefettura di Catanzaro. Ma, ora, proprio questa somma, che dovrebbe aiutare l’impresa, è a rischio restituzione se non utilizzata entro il 2009.
Il problema si è innescato per via di incredibili intrecci tra burocrazia e questioni giudiziarie – sequestri di cantiere seguiti da dissequestri, pareri non rilasciati dagli enti preposti o solo parzialmente positivi - che hanno accompagnato la vicenda della ricostruzione (mancata) del Jungle Beach: il 17 febbraio 2009, Fortugno ha deciso, infine, di rivolgersi al Tar per chiedere l’annullamento del verbale con cui la Provincia di Catanzaro (settore protezione civile e geologico servizio nulla osta ambientale) ha dichiarato di non poter esprimere parere, del parere contrario della Soprintendenza, e degli atti dell’agenzia del demanio e (di riflesso) del Comune di S. Andrea Jonio.
Il procedimento, seguito dagli avvocati Vincenzo Arnò e Danilo Sorrenti, è però fermo e, nonostante l’istanza di prelievo presentata per una rapida fissazione dell’udienza (vista anche l’urgenza comportata dalla scadenza dell’elargizione), non c’è ancora la data.
“Certo è che noi, nel frattempo, abbiamo affrontato una pesante situazione debitoria – spiega il dott. Carmelo Fortugno, figlio del titolare, che sta seguendo la vicenda – e oggi siamo ancora nell’incertezza, dopo tre anni di buio. Non solo quest’estate non potremo aprire alcun lido ma, per il futuro, rischiamo anche di perdere i soldi del Fondo di solidarietà e di fare definitivamente crac”.
In effetti, se in sede di Tar non dovesse sbloccarsi la vicenda, arriverebbe la beffa per i Fortugno, nonostante il loro status di “vittime di intimidazione ambientale”, riconosciuto da parte della Procura di Catanzaro. Una beffa, comunque, anche per la stessa Repubblica Italiana, evidentemente ancora incapace di tutelare appieno i diritti, pur riconosciuti, dei propri cittadini.

mercoledì 17 giugno 2009

Torna inaccessibile parte dell'area demaniale in località Vallone Bruno

Due grossi cumuli di sabbia hanno nuovamente reso inaccessibile parte di un’area del litorale, sita in località Vallone Bruno, di recente riacquisita al demanio marittimo dal Comune di S. Andrea Jonio, a conclusione di lunghe vicende giudiziarie, penali e amministrative, che lo hanno infine visto vincitore rispetto all’occupazione abusiva di quel tratto di terreno messa in atto da alcuni privati.
Nei giorni scorsi, ignoti, probabilmente nel corso della notte per evitare di essere scorti da eventuali curiosi, hanno trasportato una notevole quantità di materiale proprio di fronte l’ingresso nord dell’area (che, inclusa l’area sud, occupa 113mila metri quadrati) bloccando il transito pedonale e carrabile.
Un problema che si ripercuote, con tutta evidenza, anche sull’attività dell’azienda agricola che proprio su parte di questi terreni ha impiantato un vasto agrumeto.
Da parte dell’amministrazione comunale, il sindaco Maurizio Lijoi ha stigmatizzato con asprezza il gesto: “Un atto sciocco e vile, al quale porremo rapidamente rimedio attraverso la rimozione di quel materiale sabbioso”.
L’area era tornata fruibile alla collettività dopo le decisioni, risalenti al 12 e 26 febbraio 2009, da parte del Tar - cui si erano rivolti coloro che il Comune aveva definito sin dalla prima ora “occupanti”: Francesco Montesi Righetti, Enrichetta Lucifero e Elzivieta Musielak prima, solo la Lucifero poi – che avevano dato, di fatto, il “via libera” allo sgombero della zona. Sgombero che il Comune aveva già tentato nel 2005, attraverso l’ordinanza 4/2005 che era stata oggetto di un primo ricorso con richiesta di sospensiva (poi non concessa).
Poi, con vicende giudiziarie che si sono trascinate a lungo in sede amministrativa e civile, il Comune è riuscito a spuntarla, acquisendo al demanio i 113mila mq. Adesso, però, quei cumuli impediscono nuovamente l’accesso ad un’area di interesse naturalistico non indifferente, da valorizzare e tutelare, ricadendo in un tratto di territorio che un domani potrebbe far parte di un’area protetta.

sabato 13 giugno 2009

Sottopasso Rfi: aperta la strada alternativa

Iniziati i lavori per la costruzione del sottovia ferroviario, è stato aperto nei giorni scorsi il nuovo tracciato alternativo per raggiungere la zona del mare.
L'ingresso, come sempre, si effettua dal bivio posto sulla Statale 106 ma il passaggio a livello è stato traslato alcune decine di metri più a sud, con una conseguente variazione della strada di accesso al viale Francesco Lucifero che porta in direzione del litorale.
I lavori di scavo, dunque, interesseranno proprio quella parte di terreno su cui scorreva il vecchio tracciato stradale, a fianco del fosso Cupito.
Tra l'altro, per poter aprire il cantiere "lato mare" (mentre sono anche in corso i lavori a monte) si è reso necessario, prima di avviare l'intervento, riempire l'ampia "buca" che era stata realizzata nel luglio 2007. Evidentemente, allora era stato commesso qualche errore di calcolo o, forse, non era quello il momento giusto per scavarla.
Comunque, l'importante è che i lavori abbiano preso un avvio deciso, anche se a ormai ridosso della stagione estiva.
Proprio in virtù dell'incremento del traffico veicolare e pedonale che l'estate naturalmente comporta, c'è un aspetto che meriterebbe maggiore attenzione, legato, in particolare, alla sicurezza dei pedoni che dovranno raggiungere la zona del "lungomare": la strada che è stata appena realizzata, infatti, non prevede spazi riservati al passeggio né un'adeguata illuminazione notturna.
Una serie di carenze alle quali, con qualche adeguamento tecnico, potrebbe porsi rimedio, in modo da rendere più agevole e sicuro il transito collettivo.

venerdì 5 giugno 2009

I Vigili del fuoco incontrano gli alunni

Una squadra di vigili del fuoco del distaccamento di Soverato ha incontrato nei giorni scorsi gli alunni della scuola primaria di S. Andrea Marina.
L’incontro è stato inserito nel piano dell’offerta formativa sulla “sicurezza a scuola” che il plesso di via Pitagora, dell’istituto comprensivo di S. Andrea Jonio, guidato dal prof. Salvatore Lazzaro, porta avanti da diversi anni, con il responsabile della sicurezza, l’insegnante Giuseppe Lentini.
Tre gli elementi essenziali che il piano prevede per affrontare emergenze: collaborazione, autocontrollo, solidarietà.
Accanto ad essi, vanno aggiunte le necessarie esigenze strutturali e, soprattutto, un efficiente piano d’evacuazione. Proprio questo è stato testato al mattino, con un triplice trillo della campanella che ha fatto scattare, in buon ordine, l’evacuazione degli alunni, che hanno rapidamente guadagnato gli spazi di raccolta nel giardino.
Subito dopo, è stato il turno dei Vigili del fuoco, guidati dal caporeparto Gennaro Parentela. Con l’ausilio di un filmato, il caporeparto ha illustrato agli alunni il tema della sicurezza e di come si fronteggiano gli incendi e altre emergenze.
Non è mancato poi un accenno al terremoto in Abruzzo, con la testimonianza di alcuni vigili del distaccamento soveratese che hanno partecipato alle operazioni di soccorso.
E nel corso della mattinata, gli alunni si sono anche cimentati nelle simulazioni di emergenza, attraverso un percorso ad ostacoli predisposto dai vigili del fuoco nella zona d'ingresso dell'edificio scolastico.