venerdì 8 febbraio 2008

Sottopasso ferroviario. Riprendono i lavori?

I più fortunati sarebbero i badolatesi, il cui sottopasso ferroviario è già a buon punto.
Di più dovrebbero invece attendere i cittadini di S. Andrea e S. Sostene, le cui strutture sono ancora del tutto informi. Ma il cammino verso la costruzione dei sottovia pare possa riprendere presto.
“Operativi intorno al 15 febbraio”. Questa è l’ indicazione di massima fornita da RFI sulla ripresa definitiva dei lavori. I loro cantieri erano bloccati ormai dal mese di agosto, quando alcuni problemi avevano portato alla rescissione del contratto da parte di RFI verso la ditta appaltatrice di allora, la ATI Forester.
La società ferroviaria aveva proceduto ad assegnare l’ appalto, come previsto dalla legge, alla ditta giunta seconda nella gara di assegnazione dei lavori. Un modo, questo, per sveltire i tempi di ripresa dell’ attività, senz’ altro più breve di un’ eventuale nuova gara d’ appalto, che avrebbe fatto slittare di molto i tempi d’ attesa. Una situazione che i tre paesi avrebbero mal sopportato. S. Sostene, infatti, si ritrova ancora con l’ accesso al mare bloccato dal 2006. Per chi abita in quella zona, l’ unico accesso al mare è costituito da una strada percorribile in maniera problematica o attraverso un tortuoso e lungo percorso.
A S. Andrea, invece, un’ enorme buca, oggi piena d’ acqua, rappresenta l’ unico, e peraltro tardivo, intervento realizzato per la costruzione della struttura viaria.
In una situazione migliore è invece Badolato, dove i lavori, in maniera molto rapida, erano già arrivati a buon punto. Infatti, il sottovia è praticamente già fatto, restando da effettuare degli ultimi lavori che non dovrebbero richiedere molto tempo. Per la prossima estate, dunque, i badolatesi potrebbero già usufruire del sottopasso.
Speranza che accomuna i tre paesi, anche se il condizionale resta d’ obbligo, alla luce dello scetticismo che ormai regna su questi lavori. In ogni caso, i passi finora compiuti sono certi e regolari. E’ stata espletata con successo una serie di adempimenti burocratici, volti ad accertare la capacità tecnico-finanziaria e la regolarità contributiva della nuova ditta che è stata incaricata per l’ esecuzione dei lavori. Si tratta ancora di una ATI (Associazione Temporanea di Imprese).
Il 21 gennaio scorso, RFI ha ricevuto la documentazione richiesta, anche se resta ancora da ottenere, trattandosi appunto di una ATI, l’ atto costitutivo di questa associazione di imprese. “Ipotizzando che tale atto venga trasmesso nei prossimi giorni, i lavori riprenderebbero entro il mese di febbraio 2008” spiega l’ ing. Calogero Parla, del Centro Operativo RFI di Napoli.

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