martedì 11 marzo 2008

La nuova segnaletica orizzontale sulla 106: alcune proteste

I commercianti temono ripercussioni negative sulle loro attività. Ovunque "vige" la striscia continua. Ridisegnati anche gli svincoli.
Numerose proteste per la nuova segnaletica orizzontale apposta sulla SS 106 Jonica.
Nei giorni scorsi, dopo aver rifatto il manto stradale, l'Anas ha tracciato le nuove strisce su tutta la careggiata interessata, disegnando una linea di mezzeria continua per gran parte del percorso.
La decisione ha suscitato malumore in alcuni commercianti. Infatti, per quanti provengono dalla direzione Sud (Reggio Calabria) è fatto divieto di svolta a sinistra, altrettanto per chi giunge da Nord (Catanzaro), fatta eccezione per pochissimi punti.
"La nuova regola di fatto impedisce a una buona fetta di potenziali clienti l'accesso ai nostri negozi" - è la protesta più diffusa da parte degli esercenti.
Tra l'altro, non si tratta di un incomodo esclusivamente andreolese.
Anche nel tratto stradale sul territorio di Isca (e così negli altri paesi limitrofi), infatti, si presenta un problema analogo, aggravato però da un radicale cambiamento della segnaletica in prossimità di tutti gli incroci. Una situazione che ha creato un immediato disorientamento, andando a modificare un sistema di precedenze che era lo stesso ormai da trent'anni.
Tant'è che nei giorni scorsi, appena disegnate le nuove strisce, si è subito verificato un incidente di fronte il passaggio a livello di Isca (nella foto qui a sinistra). Fortunatamente, nessun ferito, solo un comprensibile spavento, ma da parte del sindaco del piccolo centro ionico, Pierfrancesco Mirarchi, è subito partita la richiesta all'Anas di rivedere l'intera segnaletica.
Probabilmente, l'Anas ha ritenuto opportuna la scelta di ridisegnare le strisce in tale maniera, basandosi su un'idea di sicurezza costituita da: divieto di sorpasso non solo nei centri abitati (dove è, comunque, sempre proibito) ma anche nei tratti stradali esterni e riorganizzazione degli svincoli.
L'intenzione è stata, ovviamente, buona ma, forse, sarebbe stato il caso di discuterne anche coi Comuni interessati.

4 commenti:

uccio81 ha detto...

...caro Francesco...è proprio vero che l'ignoranza (nel senso di non conoscenza delle regole) regna sovrana anche tra chi con (e di) queste regole ci dovrebbe campare!!!Mi riferisco alle strisce continue sulla nazionale...Il regolamento del codice della strada, nella fattispecie l'art. 40
"Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada - Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (in Suppl. ord. alla Gazz. Uff., 28 dicembre 1992, n. 303) e successive modificazioni", in particolare
TITOLO II - COSTRUZIONE E TUTELA DELLE STRADE

Capo II

4 - LA SEGNALETICA ORIZZONTALE (ART. 40 C.S.)

Art. 139. - Strisce di separazione dei sensi di marcia (art. 40 C.s.).


Ai punti dall' 1 al 7 indica quando è obbligatorio utilizzare il tratto continuo:

1. La separazione dei sensi di marcia si realizza mediante una o due strisce longitudinali affiancate di colore bianco e di uguale larghezza; la distanza tra le due strisce affiancate deve essere non inferiore alla larghezza di una di esse.

2. La striscia di separazione dei sensi di marcia deve essere continua:

a) sulle carreggiate con una corsia per senso di marcia, allorché non si voglia consentire l'occupazione, neppure momentanea, della corsia adiacente per il sorpasso;
b) in prossimità delle intersezioni a raso;
c) nelle zone di attestamento;
d) in prossimità degli attraversamenti pedonali e di quelli ciclabili;
e) in prossimità di tratti stradali in cui la visibilità è ridotta, come nelle curve e sui dossi;
f) in prossimità dei passaggi ferroviari a livello;
g) in prossimità delle strettoie.

3. Lungo le curve, sui dossi e nelle strettoie, non disciplinate con senso unico alternato, la striscia continua di separazione dei sensi di marcia deve avere lunghezza tale da impedire l'occupazione della corsia adiacente, per tutto il tratto in cui la visibilità non è sufficiente.

4. Due strisce affiancate, di cui una continua ed una discontinua, devono essere impiegate allorché uno dei due sensi di marcia dispone di una distanza di visibilità ridotta
(figg. da II.416 a II.424), ovvero per consentire la possibilità di sorpasso ai veicoli in uscita dalle aree di intersezione (fig. II.425); la lunghezza di tali strisce affiancate non deve essere inferiore a 30 m.

5. Nel caso di due strisce affiancate, di cui una continua ed una discontinua, la striscia continua non impedisce al conducente, che ha effettuato un sorpasso consentito, di riprendere la sua posizione normale sulla carreggiata.

6. Due strisce affiancate continue devono essere tracciate per separare i sensi di marcia nei seguenti casi:

a) nelle strade a carreggiata unica a due o più corsie per senso di marcia (fig. II.426);
b) quando due o più corsie nello stesso senso di marcia sono delimitate da strisce continue (fig. II.426);
c) quando la separazione dei sensi di marcia non coincide con l'asse della carreggiata;
d) quando si predispone uno spartitraffico, anche senza apposito manufatto, per conferire maggiore sicurezza alla circolazione distanziando i due sensi di marcia; in questo caso, se lo spazio tra le due strisce è superiore a 50 cm, esso dovrà essere evidenziato con le zebrature di cui all'articolo 150, comma 2.

7. In presenza di sistemi di regolazione del traffico con corsie reversibili, le strisce di separazione delle corsie sono discontinue, del tipo "h" di cui alla tabella dell'articolo 138, comma 3, e i conducenti possono effettuare il cambio di corsia solo se autorizzati dalla apposita segnaletica semaforica.

ai PUNTI 8 e 9 si afferma, cito testualmente:

8. In tutti gli altri casi non previsti dal presente articolo le strisce di separazione dei sensi di marcia devono essere discontinue.

9. Le strisce continue possono essere interrotte in corrispondenza di strade o accessi laterali, sempre che sia garantita una sufficiente visibilità per le manovre di attraversamento o di svolta.

QUINDI visto che il tratto urbano della 106 ricade proprio nei casi di cui ai punti 8 e 9...SI COMUNICHI AI SIGNORI DELL'ANAS QUANTOMENO DI SOTTOPORRE I PROPRI DIPENDENTI A CORSI DI FORMAZIONE BASE CHE NON COMPRENDANO SOLO L'UTILIZZO DELLA STRUMENTAZIONE PER STENDERE LA VERNICIE SULLE STRADE...!!!!!!
E non c'è niente di più vero di quello che hai detto nell'articolo...si rischia di causare più danni che altro. IN CENTRO ABITATO E' VIETATO GIA' DI PER SE IL SORPASSO, NON SERVONO LINEE CONTINUE COSI' COME NON SERVE IL CARTELLO DEL LIMITE A 50 km/h PERCHE' TALE LIMITE E' GIA' INSITO NEL FATTO STESSO DI ESSERE IN CENTRO ABITATO.......!!!!!

Manu ha detto...

Grande Andrea.... 110 e lode!
E' anche vero che, in prossimità degli svincoli le corsie di immissione sono state fatte bene... tranne davanti il passaggio a livello a mare di Isca dove, chi viaggia in direzione sud, non si capisce dove debba svoltare (e soprattutto se può).

Francesco Ranieri ha detto...

Una delucidazione tecnico-giuridica ineccepibile!

Marco ha detto...

Io vorrei sapere in base a quale norma desumi che in centro abitato è sempre vietato il sorpasso?
A me non sembra così.
L'articolo 148 cds prevede tante ipotesi di divieto di sorpasso ma non in centro abitato.