martedì 28 aprile 2009

La ex scuola media diventerà un centro per il canto e la musica popolare

Il progetto sarà avviato grazie ad un finanziamento Apq di 500mila euro appena ottenuto dal Comune.
L’obiettivo di lungo corso è quello di realizzare un “Centro per il canto e per la musica popolare della Calabria magno-greca e luoghi della memoria etnografica” là dove adesso c’è la struttura della ex scuola media, in pieno centro storico.
Per iniziare a rendere concreto questo progetto, al Comune di S. Andrea Jonio è stato concesso un finanziamento Apq di 500mila euro, con decreto del Dipartimento N. 8 Urbanistica e Governo del Territorio della Regione Calabria, N° 6642 del 24 aprile 2009, nell’ambito del bando pubblico per la selezione di interventi relativi a “Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria” - Delibera Cipe 35/05 Apq “Riserva Aree Urbane” e Delibera Cipe 3/06 Apq “Emergenze Urbane e Territoriali”.
Un bando al quale il Comune di S. Andrea ha partecipato assieme al Comune di Isca Jonio, San Sostene e Davoli, costituitisi per l’occasione in associazione di Comuni. Per gli altri paesi, i finanziamenti sono stati rispettivamente di 400mila euro per Isca e Davoli e di 430mila per San Sostene. Un totale, insomma, di un milione e 730mila euro.
“Con questi 500mila euro – ha spiegato, estremamente soddisfatto, il sindaco Maurizio Lijoi, che ha seguito la pratica assieme all’assessore al turismo Christian Cosentino – potremo iniziare a recuperare quell’area urbana, realizzando un’opera importante per il nostro territorio, che va nella direzione di valorizzare il suggestivo borgo andreolese”.
Il progetto complessivo – curato dall’ing. Francesco Papaleo – prevede il pieno recupero della struttura, con l’adeguamento degli spazi interni alle esigenze di quello che diventerà un vero e proprio centro al servizio della musica, anche con la realizzazione di un auditorium.
Un’idea nata alla luce della presenza sul territorio andreolese di diverse associazioni che ruotano attorno al mondo della musica, popolare e non, che si muovono attraverso ricerche, manifestazioni e coinvolgono un numero sempre crescente di persone.

lunedì 27 aprile 2009

Vittoria a tavolino per l'Asd Andrè nell'ultima partita della stagione

Vittoria casalinga a tavolino per l'Asd André, nell'ultima giornata del campionato di Serie D di Calcio a 5.
Gli avversari, la Longobarda di Catanzaro Lido, non si sono infatti presentati sabato pomeriggio al palazzetto dello sport di S. Andrea, regalando così i tre punti alla squadra di casa che ha chiuso, dunque, la sua prima stagione agonistica con 18 punti, in quartultima posizione.

venerdì 24 aprile 2009

Commemorato Andrea Campagna

Il 30° anniversario dell'uccisione dell'agente di Ps originario di S. Andrea.
Sono trascorsi ormai trent’anni dall’uccisione dell’agente di PS Andrea Campagna, originario di S. Andrea Jonio, freddato a Milano in un agguato dei Nar (nuclei armati rivoluzionari) il 19 aprile 1979.
A sparare, fu l’attivista dei Nar Cesare Battisti, protagonista delle recenti cronache giudiziarie e internazionali e al centro di una contesa tra Italia e Brasile, dove si trova (in carcere) in attesa che la locale Corte Suprema si pronunci sulla sua richiesta di asilo politico.
Per ricordare l’agente Campagna, domenica scorsa è stata celebrata una S. Messa nella Chiesa dei santi Pietro e Paolo in S. Andrea Jonio. A presiedere la celebrazione, don Franco Lorenzo, cappellano della Polizia di Stato, che ha speso parole in ricordo della figura di Andrea Campagna, ucciso a soli 25 anni in quello che fu un vero e proprio agguato a freddo, perpetrato dai Nar ed eseguito con lucida spietatezza da Battisti.
Ad assistere alla S. Messa, vi erano i familiari dell’agente Campagna, la madre Antonietta, il fratello Maurizio e le sorelle Anna e Sabrina. Accanto a loro, anche le istituzioni hanno portato il saluto con alcuni rappresentanti del corpo di Polizia, il sindaco di S. Andrea, Maurizio Lijoi, e i consiglieri comunali.

lunedì 20 aprile 2009

In via di predisposizione il cantiere del sottopasso

Sono in corso i lavori per la messa in sicurezza dell'area
C'è finalmente movimento attorno al cantiere per la realizzazione del sottopasso ferroviario.
Si stanno, infatti, avviando i primi lavori per la predisposizione di un passaggio a livello alternativo, che dovrà garantire il transito dei veicoli una volta chiuso e smantellato il vecchio, sotto cui dovrebbe essere inserita la galleria della struttura (il cosiddetto "monolite").
Proprio qualche giorno addietro, le prime ruspe hanno provveduto a radere al suolo una vecchia casa cantoniera, che si trovava nel mezzo dell'area interessata dal cantiere (nelle foto, "il prima e il dopo").
Dunque, si profila un rapido avvio dei lavori di esecuzione vera e propria, che, a quanto sembra, non dovrebbero nemmeno creare significativi disagi al traffico per il litorale, che verrebbe garantito proprio dall'apertura del nuovo passaggio a livello.

In attesa del referto autoptico, si continua a indagare sulla dinamica della morte di Feudale

Già il fatto di averne trovato il cadavere alcuni giorni dopo il probabile decesso aveva fatto capire che l’inchiesta sulla morte di Armando Feudale - il 42enne di Isca sullo Jonio investito da un’auto la sera del 10 aprile e sbalzato nella scarpata che lo avrebbe nascosto agli occhi di tutti per quattro giorni – non sarebbe stata una passeggiata.
A confermare la prima impressione sta il fatto che l’autopsia, iniziata alle 17 di mercoledì scorso da parte del medico legale incaricato, la dottoressa Federica Colosimo, dopo il primo sopralluogo da lei effettuato, sia stata affidata al Prof. Pietrantonio Ricci, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina Legale dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
Sul cadavere di Feudale, intanto, sono stati effettuati prelievi di tessuto che saranno analizzati per fare luce sulle cause del decesso. Il risultato, però, sarà noto almeno tra una settimana. Considerata la delicatezza del caso, il referto dell’autopsia, ultimata in tarda serata, è stato secretato.
Si profila, dunque, un caso complesso per gli inquirenti che già la mattina di martedì scorso hanno cercato, sul luogo della tragedia, elementi utili per fare luce sul caso, recuperando tra i suoi effetti personali il cellulare, riposto all’interno del marsupio: elemento che farebbe ipotizzare agli inquirenti una morte immediata di Feudale, che, altrimenti, avrebbe tentato almeno una chiamata di soccorso.
A far venir fuori la vicenda è stata l’auto-denuncia di A.S., il 25enne di Badolato conducente della Opel Vectra che ha investito Feudale mentre, a piedi, procedeva verso Isca Marina dopo aver cenato in una pizzeria di S. Andrea Jonio. Il giovane ha dichiarato ai carabinieri di non essersi reso conto di aver colpito un uomo, credendo si fosse trattato di un animale. Solo quattro giorni dopo - sentitosi dire dal carrozziere che quei danni non potevano essere stati causati dall’urto contro un animale - tornato sul luogo dell’incidente, ha constatato la tragedia recandosi poi dai carabinieri di Badolato. Il giovane, assistito dall’avvocato Salvatore Staiano, è stato ascoltato dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Francesco De Tommasi, che, comunque, non ha emesso provvedimenti restrittivi nei suoi confronti.

mercoledì 15 aprile 2009

Trovato il corpo di un uomo morto da venerdì scorso dopo essere stato investito da un'auto

L'investitore credeva di aver colpito un animale. Il cadavere ritrovato grazie alla sua auto-denuncia, avvenuta ieri mattina.
La sera di venerdì scorso aveva investito un uomo. Il buio lo aveva ingannato: pensava di aver investito un animale. Ma ieri mattina, tornato sul posto, ha notato un corpo nella scarpata che costeggia la strada. E ha capito.
Il cadavere di Armando Feudale, 42nne di Isca sullo Jonio, è stato rinvenuto ieri mattina dai carabinieri in località “Salubro” di S. Andrea Jonio.
L’uomo era rimasto vittima dell’impatto avvenuto intorno alle 21, quando l’Opel Vectra guidata da A.S., 25enne di Badolato, lo ha colpito mentre, a piedi, percorreva la Statale 106 in direzione sud, nella corsia opposta al proprio senso di marcia. Il violento impatto ha fatto volare il corpo in una piccola scarpata vicina, dove nessuno, per tre giorni, lo ha notato.
Ai carabinieri A.S. ha dichiarato di non aver capito cosa avesse urtato e di aver proseguito la marcia in direzione nord. Il povero Feudale è così rimasto riverso a terra, non si sa ancora se morto sul colpo o dopo qualche ora di agonia. Su questo farà luce l’autopsia del medico legale, la dottoressa Federica Colosimo, che ieri, intanto, ha eseguito una prima ricognizione cadaverica. L’ipotesi di reato, come da prassi in questi casi, è quella di omicidio colposo ma al giovane non è stato ancora contestato nulla.
Ieri pomeriggio, è stato sentito in Procura dal Sostituto Francesco De Tommasi, dopo che, in mattinata, si era presentato alla stazione carabinieri di Badolato, retta dal maresciallo Pietro Antonio Quaresima, per denunciare l’accaduto.
Il giovane avrebbe dichiarato di non essersi reso conto di aver urtato un uomo ma, piuttosto, – avrebbe dichiarato – un grosso animale. L’indomani (sabato), A.S. sarebbe tornato sul posto, non notando però alcunché di strano. Solo quando ha portato l’auto in carrozzeria, martedì mattina, il titolare gli avrebbe fatto notare l’entità dell’impatto, poco compatibile con l’urto di un animale.
Così, il giovane, tornato sul luogo dell’urto, ha notato, questa volta, un giubbotto nella vegetazione. A quel punto, intuita la gravità del fatto, si è recato dai carabinieri.
I militari, non appena giunti sul posto, hanno constatato la presenza del cadavere. Oltre ai militari di Badolato, sono arrivati i colleghi del nucleo radiomobile di Soverato, guidati dal tenente Giancarlo Russo e quelli di S. Andrea, con il maresciallo Giuseppe Vergallo, assieme ad altre pattuglie.
I rilievi effettuati andranno ad unirsi all’esito dell’autopsia che sarà eseguita presso l’istituto di medicina legale dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Feudale, che - stando ad alcune dichiarazioni dei carabinieri - soffriva di disturbi psichici, lascia l’anziana madre che, abituata ai suoi frequenti giorni di assenza, non ne aveva denunciato la scomparsa. Solo pochi giorni fa, il 42enne aveva cercato di contattare alcuni amici abruzzesi, ex compagni di studi, per sincerarsi delle loro condizioni dopo il terremoto de L’Aquila.
Nelle foto, a partire dall'alto: 1) il luogo del rinvenimento; 2) il cadavere coperto da un lenzuolo; 3) Armando Feudale

domenica 12 aprile 2009

'A Cumprunta 2009

Alcune foto (formato 2592 x 1944) e un breve video (1 minuto) della Cumprunta di questa mattina. Per vedere il video, cliccare sul seguente link : http://www.youtube.com/watch?v=lhxt_7c0bqQ

sabato 11 aprile 2009

venerdì 10 aprile 2009

Il programma delle celebrazioni religiose e civili

Il manifesto della Parrocchia SS Pietro e Paolo, con le manifestazioni religiose e civili in occasione delle festività pasquali.

giovedì 9 aprile 2009

A breve, inizieranno i lavori per il sottopasso ferroviario

A San Sostene, l'impresa è già all'opera con la spinta del "monolite"
Lentamente, da mercoledì scorso (1 aprile), il monolite del sottopasso ferroviario di San Sostene ha iniziato a muovere i primi passi, sospinto da potenti pistoni idraulici.
Sul posto, i tecnici dell’impresa costruttrice e quelli di Rfi, impegnati ad effettuare rilievi e monitoraggi continui sullo scivolamento del manufatto.
Si inizia a lavorare, così, di gran lena nel cantiere riaperto da poche settimane, dopo la biennale, imprevista, sospensione dei lavori di costruzione, causata da beghe giudiziarie, rescissioni contrattuali e complessità burocratiche.
Un avvio dei lavori persino in anticipo sulla tabella di marcia, considerato che le prime intenzioni espresse dall’impresa erano state quelle di iniziarli nella settimana successiva al periodo pasquale.
In queste ore, dunque, il blocco monolitico viene sospinto sotto la strada ferrata e sotto la sede stradale, andando, al termine di questa prima fase dei lavori, a costituire la galleria della struttura viaria, che collegherà comodamente la via del mare al centro urbano di San Sostene Marina. L’inserimento del tunnel, stando ai primi rilievi dei tecnici, potrebbe essere ultimato già nel giro di una settimana. Tra l’altro, nei prossimi giorni, i lavori porteranno anche alla deviazione del traffico stradale della Statale 106, che, proprio in corrispondenza del cantiere, sarà spostato su una bretella laterale, costruita ad hoc. Nel complesso, l’avvio dei lavori fa tirare un sospiro di sollievo anche ai cittadini degli altri due paesi, S. Andrea Jonio e Badolato, interessati dalla costruzione dei sottopassi che rientrano nello stesso appalto. A Badolato, i lavori dovrebbero avere una durata piuttosto limitata nel tempo, in considerazione del fatto che l’opera è stata realizzata al 75%. A S. Andrea (nella foto in basso), invece, i tempi saranno un po’ più lunghi, finora essendo stata scavata solamente una delle buche d’ingresso del tunnel.

domenica 5 aprile 2009

La vittoria e la promozione dell'Us Andreolese

US Andreolese 3 - Uesse Soverato 1
Marcatori: 3° Antonio Larocca, 15° e 29° Daniele Samà, 75° Paolo Bressi.

US Andreolese: Jonathan Posca, Piero Menniti, Giuseppe Menniti (55° Bruno Genco), Giuseppe Parisi (59° Arturo Bevivino), Giovanni Piroso, Giuseppe Marra, Pietro Frustagli (71° Marco Guarna), Marco Corasaniti, Antonio Primonato, Daniele Samà (72° Bruno Scicchitano), Antonio Larocca.
Uesse Soverato: Francesco Guido, Giuseppe Neri, Vincenzo Pardo, Roberto Primerano, Mirko Scoppa, Marco Chiefari, Bernardo Di Giorgio, Gianluigi Carlutti, Marco Canino, Massimiliano Pironaci, Paolo Bressi.

Arbitro: Mondilla di Catanzaro.

Tre punti e promozione in Seconda Categoria. Cosa chiedere di più all'Us Andreolese 2008/2009?
Si mette subito in discesa la partita per la formazione allenata da mister Saverio Feudale: al 3° minuto, Antonio Larocca scaglia una "sassata" dal vertice sinistro dell'area, superando con un perfetto pallonetto teso il portiere ospite.
Palla al centro e redini del gioco già in mano locale, con un Soverato che, pur essendo parso poco reattivo, a fine partita avrà comunque creato le sue azioni da rete.
Al 15°, arriva subito il raddoppio dell'Andreolese, con Daniele Samà bravo a sorprendere la retroguardia ospite.
Molte le manovre in mezzo il campo, reso insidioso da una pioggia che ha iniziato a cadere proprio ad inizio partita, e squadre sempre pronte a ripartire. Al 21° arriva la prima sortita offensiva del Soverato che spreca con Paolo Bressi da buona posizione.
A non sprecare, invece, è ancora la formazione di casa che con Daniele Samà, al 29°, mette già al sicuro il risultato: una conclusione potente e precisa dalla fascia sinistra che non lascia scampo al portiere ospite Guido.
E su questo punteggio le squadre guadagnano gli spogliatoi.
La ripresa si apre con una lunga interruzione per via di un infortunio occorso a Giuseppe Menniti: il laterale scivola sul campo viscido, infortunandosi al ginocchio. Fortunatamente non sarà poi nulla di grave ma il giocatore, soccorso dall'equipe medica del Suem 118 di Isca Marina, è costretto a lasciare il campo, sostituito da Bruno Genco.
Andreolese che gestisce il risultato con sicurezza, anche se il Soverato riesce a realizzare alcune incursioni in area avversaria: al 16° è Massimiliano Pironaci a mandare fuori, dopo aver superato in velocità la difesa. Errori di mira che la formazione ospite ripete in altre due occasioni nel giro di pochi minuti, sempre con i suoi attaccanti. Errori che sono, però, preludio alla rete di Paolo Bressi che riesce ad accorciare le distanze.
Gol che, comunque, non rimette in gioco nulla, poiché la partita non ha più altro da dire.
A parlare, al triplice fischio, è solo l'esultanza dei giocatori, dei dirigenti, guidati dal presidente Gerardo Samà, e dei tifosi che partono in un festoso corteo che percorre l'intero centro abitato di S. Andrea (Marina e Centro storico).
Una bella soddisfazione, giunta dopo un anno di impegno costante e di sacrifici da parte di tutte le componenti della società sportiva dell'Us Andreolese.
Tutte le foto del pomeriggio di festa le trovate nella galleria fotografica di S. Andrea all'indirizzo http://www.flickr.com/photos/nicola_ranieri/

US Andreolese promossa in Seconda Categoria

L'US Andreolese batte l'Uesse Soverato per 3-1 e conquista la promozione in Seconda Categoria.
Nelle prossime ore, tabellino, foto e resoconto sintetico della partita.
Da SantandreaBlog, intanto, congratulazioni alla società e a tutta la squadra!

mercoledì 1 aprile 2009

Presentazione "romana" per il Dizionario "Andreolese-Italiano" di Enrico Armogida

Di seguito, pubblichiamo il comunicato stampa (curato da Melissa Mongiardo) sulla presentazione del Dizionario "Androlese-Italiano" di Enrico Armogida, avvenuta il 31 marzo a Roma, in Campidoglio.

Si è tenuta ieri (lunedì 30 marzo ndr) a Roma, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, la presentazione dell’opera “Il Dizionario Andreolese – Italiano” realizzata dall’andreolese Enrico Armogida.
Iniziativa organizzata dall’Ara Onlus (Associazione Romana Andreolesi) e patrocinata dal Comune di Roma.
Numerose sono le autorità intervenute.
L’evento, presieduto dal Presidente dell’A.r.a. Onlus Mario Codispoti, ha visto intervenire oltre all’autore, il Prof. Enrico Armogida, lo scrittore Salvatore Mongiardo che ha presentato l’opera con un accuratissimo excursus glottologico e storico che ha toccato i punti salienti della storia andreolese e calabrese, seguito poi dagli interventi dell’On. Alfredo Antoniozzi, Assessore del Comune di Roma e Deputato Europeo, dell’On. Agazio Loiero, Governatore della Regione Calabria, del Prof. Antonio Catricalà, Presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e di Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro.
L’evento, in tutto e per tutto ben riuscito, ha visto partecipare una platea gremita ed entusiasta dell’opera realizzata dal Prof. Armogida, pubblico composto per lo più da andreolesi ben orgogliosi di essere valorizzati da un’opera di tale importanza.
Il manoscritto presentato lunedì è frutto di uno studio che copre circa trent’anni di lavoro, intrapreso quasi in concomitanza con il ritrovamento dei Bronzi di Riace nelle acque del Mar Ionio.
Più di un semplice dizionario, l’opera di Armogida, per i minuziosissimi dettagli che racchiude tra le sue pagine, è da considerarsi un compendio di storia andreolese, prolifico di dettagli non solo sull’etimologia delle parole del dialetto parlato una volta, ma anche per i molteplici fatti storici che ebbero luogo in quel delizioso luogo racchiuso tra le montagne e il Golfo di Squillace.
Scorrendo quelle pagine è indubbiamente facile lasciarsi affascinare dall’umanità che balza fuori dalle righe, che narrano e descrivono usi e costumi del popolo andreolese, popolo di gente semplice, vera, popolo di fabbri, di sarti, di contadini, di falegnami, di suore e sacerdoti, di gente nobile e di intellettuali, popolo orgoglioso di essere andreolese.
E così rivivono usi e costumi forse dimenticati, così rinasce e si fortifica una cultura trascurata, così si valorizza un popolo, una storia, si rivendica un mondo forse obsoleto minato dalla cruda realtà dei nostri giorni, scavati e svuotati di passioni, ideali e intenti.