martedì 31 marzo 2009

"Un piano spiaggia che tutela il litorale"

Il sindaco bolla come "mala informazione" le recenti polemiche sorte su alcune testate giornalistiche nazionali attorno al Pcs
“E’ un piano comunale di spiaggia (Pcs) che rispetta appieno i dettami del Piano d’indirizzo regionale (Pir) e che, soprattutto, rispetta il nostro litorale”.
Il sindaco Maurizio Lijoi ha messo subito in chiaro gli aspetti generali della situazione nel corso dell’incontro di domenica con i cittadini.
Il suo intervento è partito, ovviamente, dalle recenti polemiche attorno alla spiaggia di S. Andrea emerse da alcune cronache nazionali, sul Corriere della Sera, sul Tg2 e su una rubrica del Tgr.
“Si è trattato né più né meno che di mala informazione, costruita su una serie di tesi proposte da chi, in tutta evidenza, non conosce la nostra storia” ha tagliato corto Lijoi, riferendosi alle notizie che hanno riferito di una volontà “cementificatoria” dell’amministrazione nei confronti della spiaggia andreolese.
“Il nostro Pcs - ha proseguito il sindaco - prevede la tutela del litorale, che si è mantenuto intatto - al punto che la tartaruga caretta caretta, come ripetono spesso gli ambientalisti, viene a deporre le uova - solo grazie ai cittadini di S. Andrea e alla loro attenzione per l’ambiente. Ed è nostra intenzione che le cose restino tali”.
Come supporto concreto alle proprie parole, Lijoi ha riferito che nel corso delle conferenze dei servizi per l'approvazione del piano (che ancora dovrà affrontare l'ultima) il Comune ha recepito alcune richieste avanzate dai diversi enti partecipanti, "dunque - ha spiegato - abbiamo dato una grande dimostrazione di disponibilità, sensibilità e apertura che ritengo abbia portato alla realizzazione di uno strumento ottimale".
Il sindaco ha presentato alcuni punti rilevanti del piano spiaggia: “Divieto assoluto di livellamento dell’arenile, preservandone così le dune e la vegetazione; le nuove strutture che potranno sorgere, al massimo quattro, dovranno essere realizzate senza utilizzo di calcestruzzo e totalmente amovibili, per cui una volta smontate non lasceranno traccia, anche perché avranno una superficie massima coperta di 150 mq; la spiaggia dovrà essere libera, senza recinzioni né paletti né corde delimitatorie; per i villaggi turistici sarà possibile realizzare quattro cabine per gli spogliatoi, un blocco per i servizi igienici, per un totale di 15 mq, e un chiosco bar della dimensione massima di 12 mq”.
Quanto ai collegamenti viari a servizio del litorale: “La viabilità nella zona a nord del Cupito – ha spiegato il sindaco - sarà quella già esistente, con la pista in terra battuta”. Probabile che possano venir realizzate delle aree per il parcheggio, "comunque al di fuori delle zone di pregio, dove sarà possibile muoversi solo a piedi" ha sottolineato.
Ma l'incontro è valso anche a illustrare altri aspetti relativi all'attività amministrativa generale. Da segnalare la prossima ripresa dei lavori sul viale Armogida, il rifacimento della rete fognaria in Marina per 550mila euro (Apq), e lo sblocco degli espropri per l’ampliamento del cimitero comunale.
Il prossimo 4 aprile, invece, ci sarà una riunione aperta al pubblico per il Piano strutturale associato.

lunedì 30 marzo 2009

Calcio: perdono l'Us Andreolese e l'Asd André

Sconfitte le squadre andreolesi.
Ha perso 3-1 l'Us Andreolese sul campo dell'Amaroni, ha perso 8-4 l'Asd André su quello della Jonica Laganosa.
Una dura battuta d'arresto per la capolista del campionato di Terza categoria che ora si gioca tutto nella partita conclusiva contro l'Uesse Soverato.
Dopo la netta sconfitta di domenica, infatti, il suo vantaggio (proprio sull'Amaroni) si è assottigliato ad un solo punto. Domenica prossima, dunque, sarà un match impegnativo, considerato anche il fatto che la formazione soveratese si trova in piena lotta per agguantare un posto nei Play-off.
La promozione diretta in Seconda categoria, dunque, passa per quella partita, che si disputerà sul campo di Isca.

venerdì 27 marzo 2009

Piano spiaggia e aree demaniali al centro dell'incontro di domenica tra amministrazione comunale e cittadinanza

Alle 18 di domenica 29 marzo, nei locali della sala consiliare, l'amministrazione comunale incontrerà la cittadinanza, discutendo sui seguenti argomenti:
- Aree demaniali "Addino - Terrate - Pirarella"
- Determinazioni del consiglio comunale sull'istituzione dell'area protetta
- Piano Comunale di Spiaggia
- Piano Strutturale Associato
- Attività amministrativa

Lunedì, la presentazione "romana" del Dizionario "Andreolese-Italiano"

"Sbarca" ufficialmente a Roma il Dizionario Andreolese-Italiano di Enrico Armogida.
L'opera sarà presentata il prossimo 30 marzo, alle 18:30, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio.
L'iniziativa è stata promossa, con il patrocinio del Comune di Roma, dall'ARA (Associazione Romana Andreolesi), associazione culturale e ricreativa che ha lo scopo di valorizzare l'identità e la cultura calabrese, in particolare dei cittadini di S. Andrea.
D'altra parte, le associazioni di andreolesi sono diffuse in tutto il mondo, da Roma a Milano fino a Toronto e New York, promuovendo numerose iniziative volte ad aggregare i tanti emigrati, valorizzandone storia e tradizioni.
Alla manifestazione capitolina interverranno, oltre all'autore Enrico Armogida, il presidente dell'ARA, Mario Codispoti, il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, il sindaco di S. Andrea, Maurizio Lijoi, l'assessore al Comune di Roma, Alfredo Antoniozzi, il presidente dell'Authority Anti-Trust (garante della concorrenza e del mercato), Antonio Catricalà, e lo scrittore Salvatore Mongiardo, che si occuperà della presentazione dell'opera.

Torna il Trofeo "Drago di primavera"

Sabato e domenica la terza edizione del torneo di wushu-kungfu
Circa 300 atleti di provenienti da tutto il Sud Italia si riuniranno sabato 28 marzo e domenica 29 nel palazzetto dello sport di S. Andrea per la 3^ edizione del Trofeo nazionale di Wushu-Kungfu “Drago di primavera”. L’evento è organizzato dal Centro studi arti marziali cinesi di Soverato in collaborazione con il Comune di S. Andrea.
TORNEO NAZIONALE OPEN WUSHU KUNGFU
Selezione Ufficiale Sud Italia Campionati Nazionali PWKA 2009
Gara ad inviti per le società esterne al circuito PWKA
Specialità in Gara: Taolu Tradizionale - Taolu Moderno - TaiJi Quan - XingYi - BaGua – TuiShou
Combattimento Tradizionale 1° e 2° livello - Leitai - Qinda - Sanda - Shuai Chiao
Organizzatori:
Professional Wushu Kungfu Association Club Italia
W.A.S.A.C. Italia Wushu Academic School Association of Calabria
Chinese Wushu School“"Shao Zhong Guò"”
Centro Studi Interdisciplinari Arti Marziali Cinesi - Soverato (Cz) Italy
Con il Patrocinio di: Amministrazione Comunale di S. Andrea Jonio, Coni - Comitato Provinciale di Catanzaro, Amministrazione Provinciale di Catanzaro

mercoledì 25 marzo 2009

S. Andrea Jonio e la sua spiaggia ancora una volta alla ribalta mediatica nazionale

"Sant'Andrea Apostolo dello Jonio Caput mundi".
La sensazione è questa, dopo la "domenica bestiale" (22 marzo) che ha visto S. Andrea al centro dell'attenzione dei media nazionali, stampa e televisione.
Tutti concentrati proprio su questo piccolo centro jonico, reo, a sentire quanto riportato nelle cronache giornalistiche, di voler sfrattare la tartaruga "caretta caretta" dalla spiaggia dove nidifica.
O meglio, a volerla sfrattare sarebbe, stando ad un'intervista pubblicata sul Corriere della Sera del 22 marzo (pag. 21), - che potete leggere visitando il seguente link: http://archiviostorico.corriere.it/2009/marzo/22/nipote_Visconti_guerra_per_tartarughe_co_9_090322021.shtml -l'amministrazione comunale che, nelle parole di Anna Gastel, attivista del Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano), avrebbe realizzato una "pista per Suv e moto, distruggendo 800 metri di dune".
Bisogna sottolineare che la tutela della spiaggia di S. Andrea è un argomento che sta a cuore all'intera comunità. Meglio. La spiaggia di S. Andrea sta a cuore all'intera comunità.
Dal canto suo, l'amministrazione comunale ha nettamente respinto ogni addebito: "Non esiste né è mai esistita alcuna nostra volontà di stravolgere la realtà dei nostri splendidi siti naturali - ha spiegato il sindaco Maurizio Lijoi, raggiunto telefonicamente - lo abbiamo dimostrato con i fatti, che mostrano in tutta evidenza la bellezza incontaminata della nostra spiaggia".
Per meglio spiegare la propria posizione, l'amministrazione ha anche diramato un comunicato, a firma del capogruppo di maggioranza Pino Commodari, in cui - dopo aver scandito che "non esiste alcuna pista da Suv nè è stata spianata alcuna duna" - ha dato chiarimenti sulla situazione: "Con deliberazione del 27.11.2008, n. 61 - si legge - abbiamo approvato all’unanimità la proposta di sottoporre a tutela paesaggistica, includendola nell’elenco delle bellezze naturali della provincia di Catanzaro, la fascia di territorio Comunale delimitata ad Ovest dalla linea ferrata Reggio Calabria – Metaponto, a sud dal Torrente “Cupido”, a Nord dal Torrente “Alaca” e ad Est dal Demanio Marittimo. La zona a mare per intenderci, in quanto di effettivo pregio naturalistico, ambientale e paesaggistico, negli anni preservata dalla cementificazione grazie alle oculate vigenti scelte urbanistiche adottate dall’Amministrazione Comunale. Non abbiamo approvato la perimetrazione al di sopra della SS 106 in quanto in gran parte senza alcun pregio o interesse né naturalistico, né ambientale, né paesaggistico, atteso che la stessa è invece ampiamente degradata a causa dello stato di abbandono in cui si trova a seguito della forte emigrazione che ha investito il nostro Comune, per non dire della desolazione sistematica e periodica cui la stessa è sottoposta per i forti e devastanti incendi estivi".
Una vicenda che, senz'altro, porterà a nuovi sviluppi e che sarà oggetto di ulteriori post su SantandreaBlog, anche per chiarire i suoi tanti aspetti.

martedì 24 marzo 2009

Pro-loco: Approvato il piano d'azione 2009

Non solo manifestazioni ma anche valorizzazione del territorio. Punta, dunque, su un doppio binario la Pro-loco “Sant’Andrea”, guidata dal presidente Giuseppe Dominijanni, per accrescere ulteriormente la propria offerta di iniziative.
Nell’assemblea dei soci che si è tenuta domenica, la Pro-loco ha pianificato la prima parte di attività, quella legata agli eventi: il piano d’azione approvato dall'assemblea prevede i consueti momenti di aggregazione, distribuiti su tutto l’arco dell’anno: dal “Baby show”, che coinvolgerà i bambini delle scuole di S. Andrea in una manifestazione canora dedicata alla mamma, alla 3^ Sagra del pesce fino alla 3^ Festa del ritorno, appuntamento estivo molto apprezzato, e alla gustosa Sagra della castagna.
Inoltre, constatato il successo delle rappresentazioni teatrali del periodo natalizio, che hanno avuto un buon riscontro in termini di pubblico, quest’anno si punta ad una stagione teatrale vera e propria, legata alla tradizione calabrese.
Ma l’occhio della Pro-loco si è rivolto anche su aspetti che fanno parte della storia e della tradizione di S. Andrea, con il progetto “C’era una volta la ceramica andreolese”, predisposto in collaborazione con il gruppo archeologico “Paolo Orsi” di Soverato, il Comune di S. Andrea e il Circolo degli anziani “Bruno Genco”.
“Un’iniziativa – ha spiegato Dominijanni – che, tra l'altro, prevede la realizzazione di laboratori didattici per la lavorazione dell’argilla, una sala dove esporre modelli in scala rappresentativi dell’antica architettura industriale. Il progetto – ha prosesguito - include anche una seconda fase, quella della registrazione di un marchio per la produzione commercializzazione di manufatti tradizionali andreolesi”.
Il presidente ha poi delineato quella parte del piano che si vorrebbe legare alla valorizzazione del territorio (con la collaborazione del prof. Ulderico Nisticò), che dovrebbe svilupparsi con visite guidate su siti storici del territorio quali, ad esempio, la chiesa di Campo.

lunedì 23 marzo 2009

Calcio andreolese: i risultati

L'Us Andreolese supera l'Ambrosiana Cardinale per 1-0 e conferma il suo primato, a due giornate dalla fine del campionato di Terza Categoria.
Quattro le lunghezze di vantaggio sull'Amaroni 08, che, tra l'altro, sarà la prossima avversaria della squadra di mister Feudale.
Una trasferta decisiva, dunque, che verrà poi seguita dall'ultima partita, che si disputerà in casa, contro l'Uesse Soverato.
Nel Calcio a 5, invece, sconfitta netta per l'Asd Andrè, superata per 8-3 dal Centro Salute Turano.

venerdì 20 marzo 2009

Il week-end calcistico andreolese

Partita impegnativa, domenica, per l'Us Andreolese.
La capolista ospita, infatti, l'Ambrosiana Cardinale, una delle aspiranti alla promozione in Seconda categoria.
Una formazione ostica ed esperta, che non ha nascosto le proprie ambizioni sin dall'inizio, arrivando anche a superare, nella partita d'andata, la formazione allenata da mister Feudale.
Ma proprio l'Andreolese, in questo campionato, ha assunto via via l'autorevolezza della squadra da battere, conquistando a suon di vittorie il meritato primato in classifica.
L'appuntamento, dunque, è per domenica pomeriggio alle 15, presso lo stadio comunale di Isca.
Appuntamento casalingo anche per l'Asd Andrè, che sabato pomeriggio alle 15, presso il palazzetto dello sport di S. Andrea, affronterà la formazione crotonese del Centro Salute Turano.

Inammissibile il ricorso Montesi-Righetti contro l'ordinanza di sgombero comunale

Il Tribunale di Catanzaro ha dichiarato inammissibile il ricorso cautelare d’urgenza ex art. 700 presentato in sede civile da Francesco Montesi Righetti contro l’ordinanza comunale 4/2005, e note successive, con le quali il Comune di S. Andrea ha deciso, ed effettuato nelle scorse settimane, lo sgombero di un’area demaniale in località Vallone Bruno “abusivamente occupata da Francesco Montesi, Enrichetta Lucifero e Elzivieta Musielak”, come recita il testo del dispositivo tecnico di sgombero.
La decisione del Tribunale è contenuta nell’ordinanza depositata lo scorso 16 marzo dal giudice Maria Grazia Di Girolamo che ha ritenuto inammissibile il ricorso che - ha accertato - non rientra nell'ambito della giurisdizione civile.
Già in via preliminare, il legale del Comune di S. Andrea, l'avv. Andrea Gerardo Calabretta, e l’Avvocatura dello Stato per l’Agenzia del Demanio avevano sollevato un’eccezione proprio in merito alla giurisdizione, proponendo, comunque, anche le loro valutazioni nel merito.
In quella sede, tra l’altro, il legale di Montesi, avv. Giovanna Altilia, aveva presentato un testamento risalente al 1933, in base al quale il suo assistito sosteneva la titolarità dell’area in capo alla sua famiglia.
Una tesi che aveva incontrato il netto dissenso della controparte che aveva evidenziato l’esistenza di due perizie Ctu (consulenze tecniche d'ufficio eseguite durante due dibattimenti giudiziari in sede civile e penale) che avevano sancito la demanialità di quell’area del Vallone Bruno.

lunedì 16 marzo 2009

Calcio: i risultati delle formazioni locali

L'Us Andreolese ha la meglio sullo Sporting S. Anna nell'anticipo mattutino di domenica.
2-1 il risultato in favore della compagine rossoblù, che, di domenica in domenica, accresce le sue probabilità di vincere il campionato di Terza Categoria.
Un risultato, del resto, abbastanza scontato, vista la differenza tra le due formazioni: capolista l'Andreolese, fanalino di coda il S. Anna. Ma, visto che la partita si è giocata di mattina, un orario piuttosto inconsueto, un risultato a sorpresa ci sarebbe potuto anche stare. Fortunatamente, e con merito, la formazione di mister Feudale ha fatto il suo dovere, acquisendo i tre punti.
Sconfitta, invece, per l'Asd Andrè, battuta in trasferta per 3-1 dal Circolo San Marco di Squillace.

venerdì 13 marzo 2009

Sottopassi ferroviari: "si vede la luce"

Consegnati i lavori all'impresa aggiudicataria. Nel giro di pochi mesi le strutture saranno realizzate.
Ogni cautela pare ormai dover essere messa da parte e largo, invece, all'ottimismo e alla fiducia: i sottopassi ferroviarii si faranno.
I lavori inizieranno nella terza settimana di aprile e interesseranno tre strutture viarie, che sorgeranno nei Comuni di San Sostene, S. Andrea e Badolato, facenti parte di un'unica gara d'appalto.
La società appaltatrice, una ditta casertana, la Procogest Srl di Aversa, proprio in questi giorni, sta eseguendo una serie di sopralluoghi tecnici sulle aree interessate, per avviarne rapidamente la “cantierizzazione”.
I suoi rappresentanti, nei giorni scorsi, hanno avuto un incontro con i sindaci dei tre centri: Luigi Aloisio, Maurizio Lijoi e Nicola Parretta. In quella riunione, è stato deciso di dare inizio alle operazioni di messa in sicurezza dei cantieri, attività che dovrebbero durare circa un mese.
Al loro termine, dunque subito dopo Pasqua, partiranno i lavori, che sanciranno così la ripresa dopo il lunghissimo periodo di “stallo”, ormai in atto dall’estate del 2007.
Allora, i cantieri furono chiusi, e i lavori dunque sospesi, per via di alcune vicissitudini giudiziarie che coinvolsero la prima impresa appaltatrice, con la conseguente decisione di Rfi di rescindere il contratto e di procedere al riappalto delle opere. Un’operazione che ha richiesto molto tempo, a causa di numerosi passaggi burocratici ulteriormente allungati da alcuni imprevisti.
Comunque, i primi a vedere i lavori saranno i Comuni di San Sostene e Badolato. Quest’ultimo già ospita il manufatto della galleria. Si tratterà, pertanto, di renderlo finalmente operativo, un'operazione che dovrebbe richiedere un tempo abbastanza contenuto (al massimo un paio di mesi).
Invece, per quanto riguarda San Sostene, i lavori assumono un’importanza particolare, alla luce della necessità di collegare al meglio la fascia di centro abitato che si trova sotto ferrovia.
Proprio San Sostene, infatti, è stato il Comune più svantaggiato dal blocco dei lavori due anni fa. Nei mesi precedenti all’improvvisa chiusura del cantiere, infatti, era stato smantellato il passaggio a livello, dirottando il transito verso la zona marina su una strada interna, che passava attraverso uno scivolo in cemento sul torrente Melis.
Purtroppo, il passaggio, soprattutto negli ultimi mesi, era divenuto impraticabile a causa di violenti nubifragi, spingendo il Comune a chiedere a Rfi l’apertura di un varco provvisorio sulla strada ferrata, proprio nei pressi dell’ex passaggio a livello. Varco che, ora, cessata l’emergenza, è stato chiuso, tornando così all’attraversamento dello scivolo sul Melis.
Di qui, per garantire un transito stabile, la priorità nella costruzione del sottovia, che dovrebbe finalmente vedere la luce entro il prossimo settembre.
Poi, una volta ultimato almeno il sottovia di Badolato, sarà il turno di S. Andrea, dove nel luglio 2007 erano stati soltanto avviati i primi scavi, come testimonia la profonda "buca" che si trova subito dopo il passaggio a livello.

lunedì 9 marzo 2009

Vittoria dell'Us Andreolese

Vittoria interna per 3-1 dell'Us Andreolese contro il Gasperina.
Torna così alla vittoria la squadra rossoblù, dopo l'inatteso pareggio della scorsa settimana, grazie alla doppietta di Daniele Samà e al gol di Antonio Larocca, che hanno messo al sicuro il risultato. Vittoria importante e necessaria per la capolista, considerato che le dirette inseguitrici, Amaroni e Borgia, hanno vinto entrambe e sono rispettivamente a -2 e a -3.
Sconfitta casalinga, invece, per l'Asd André, che ha perso per 6-5 contro il Cavita, dopo aver a lungo condotto il match, addirittura fino al 4-0. Poi, nella ripresa, un calo fisico ha determinato la rimonta e il sorpasso degli ospiti.

domenica 8 marzo 2009

Ultimato lo sgombero in località Vallone Bruno

Questa volta, la ruspa è rimasta a guardare, nessuna rimozione di cancelli né pilastri abbattuti per la prosecuzione dello sgombero dei 113mila mq di demanio marittimo abusivamente occupati in località Vallone Bruno.
L’entrata in possesso dell’area si è riverberata in un verbale tra il Comune e l’azienda agricola affittuaria dei terreni.
Il Comune aveva iniziato lo sgombero sabato scorso, entrando nel possesso di una prima fetta di territorio, dopo il “via libera” del Tar Calabria che, non decidendo ulteriori sospensive, aveva ridato efficacia all’ordinanza di sgombero del 2005, mai attuata perché sospesa dai ricorsi di coloro che indicava come “occupanti”: Enrichetta Lucifero, Francesco Montesi Righetti e Elzivieta Musielak. Ieri, dunque, le operazioni di sgombero, coordinate dal sindaco Maurizio Lijoi, dal tecnico comunale geom. Giuseppe Calabretta, assistiti dalla polizia municipale e dai carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Giuseppe Vergallo, hanno trovato uno sviluppo diverso rispetto a quello di sabato, in cui erano stati abbattuti i pilastri della cancellata d’ingresso all’area. La scelta è scaturita dal fatto che nella zona è impiantato un vasto agrumeto, gestito dall’azienda agricola affittuaria dei terreni. Anche, inconsapevolmente, di quelli demaniali.
Nel corso della mattina, un rappresentante dell’azienda ha chiesto al Comune di mantenere, temporaneamente, il cancello e la recinzione, per proteggere i mezzi da lavoro e le stesse coltivazioni dai problemi che un ingresso libero comporterebbe, impegnandosi, allo stesso tempo, a richiedere concessione della parte di demanio “agrumetata”.
Il sindaco ha accettato, a patto di sottoscrivere un verbale ufficiale: con esso, la custodia dell’area è affidata alla guardia municipale Gerardo Stillo, mentre l’azienda agricola si impegna a presentare al Comune, entro pochi giorni, la richiesta di concessione per la parte di agrumeto che insiste su demanio.
“Il Comune - ha spiegato il sindaco – è entrato nel pieno possesso dell’area. La sospensione dell’attività di sgombero è vincolata alla richiesta della ditta. Qualora non la facesse, procederemmo alla rimozione forzata, come già fatto sabato mattina”.
Intanto, in sede civile “viaggia” un esposto cautelare d’urgenza, ex art. 700, presentato da Montesi Righetti. Martedì, di fronte al giudice del Tribunale di Catanzaro, Maria Grazia Di Girolamo, le parti in causa hanno esposto le loro considerazioni: per Montesi Righetti, l’avv. Giovanna Altilia, per il Comune l’avv. Andrea Gerardo Calabretta, per l’Agenzia del Demanio, l’Avvocatura dello Stato.
In quella sede, Montesi ha presentato un testamento del 1933 che attesterebbe che l’area in questione sia proprietà della sua famiglia. Una tesi respinta dall’avv. Calabretta, che ha spiegato come il documento non indichi dati precisi, a fronte di due perizie Ctu, effettuate in sede civile e penale, che spiegano come quell’area appartenga al demanio dello Stato. Il Giudice si è riservato di decidere.

giovedì 5 marzo 2009

Chiusa la fase diocesana del Processo di Beatificazione della "Serva di Dio" Mariantonia Samà, la Monachella di San Bruno

“Una bella pagina per la comunità di S. Andrea, importante per la Chiesa tutta”.
Scandendo queste parole nella Chiesa dei SS Pietro e Paolo in S. Andrea Jonio, Mons. Antonio Ciliberti, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, ha dichiarato conclusa la fase diocesana del Processo di Beatificazione della Serva di Dio Mariantonia Samà (1875-1953), da tutti conosciuta come la “Monachella di San Bruno”.
Il processo era iniziato nell’agosto del 2007, con la formazione del tribunale ecclesiastico. I suoi componenti hanno firmato la conclusione del mandato lunedì, nel corso della celebrazione di chiusura (con un’eccezionale presenza di fedeli) presieduta da Mons. Ciliberti: il Postulatore della causa, don Vincenzo Manzione, il Promotore di giustizia, don Vincenzo Zoccoli, il Giudice delegato, don Edoardo Varano, il notaio, avv. Rita Dominijanni, il notaio sostituto, Daniela Martin e i componenti della commissione storica, don Gregorio Montillo e don Leonardo Calabretta.
“Avete lavorato con passione di Apostoli, - ha detto loro Ciliberti - portandoci a questo evento che ci spinge a interrogarci cosa sia la Santità”. Già in apertura, il parroco, don Francesco Palaia, si era soffermato sul “segno della fede” dei Santi e Mons. Ciliberti ha sottolineato: “La Santità è Dio stesso. Si è Santi nella misura in cui ci si identifica in Dio. Come la Serva di Dio Mariantonia Samà. Nella sua vita di sofferenza – è rimasta a letto con le gambe paralizzate e in posizione supina per 60 anni – ella ha vissuto la Passione, facendo trasparire la bellezza di Cristo nella povertà del suo essere. Lei, inserita nel Mistero Dio-Carità-Amore, ci indica la direzione per dare un senso compiuto alla nostra esistenza terrena”.
Ora, dunque, ci si prepara alla “fase romana” della causa: tre commissioni (storica, giuridica e teologica) esamineranno i documenti raccolti, per verificare la consistenza delle virtù “eroiche” e morali della Monachella, per poi stabilire, in caso di esito positivo, i passi successivi verso la beatificazione.
“I tempi saranno ancora lunghi – ha comunque chiarito il Postulatore, don Manzione – anche se speriamo che la Chiesa riconosca presto la sua diffusa santità. Presso il tribunale ecclesiastico di Genova, infatti, è in corso un’istruttoria per verificare un suo presunto miracolo, fatto che potrebbe accelerare gli sviluppi”.
Don Varano, invece, ha ricordato: “La sua fama di Santa si era diffusa mentre era ancora in vita, grazie alla sua altissima spiritualità, che le veniva dall’unione con Cristo attraverso la sofferenza”.
Proprio il giudice delegato ha anche dato lettura di una testimonianza "extragiudiziale", lasciata dal prof. Brunino Voci, cultore di storia locale e autore di numerosi libri su S. Andrea, scomparso di recente.
Il prof. Voci ha lasciato la sua testimonianza personale scritta, quella di una conoscenza diretta della Monachella: “Fu un’antenna ripetitrice del Vangelo di Cristo – ha letto don Varano nella relazione di Voci – un’immagine – ha spiegato – che rende al meglio la sua importanza per la Chiesa, come dimostrano anche le sue ultime parole, quelle pronunciate prima di morire: "Fai sempre il bene, che riceverai bene".

martedì 3 marzo 2009

Comunicazione ai lettori

Nelle prossime ore, su SantandreaBlog, un post con foto e dettagli sulla celebrazione, che si è svolta lunedì, per la chiusura della fase diocesana del Processo di Beatificazione della "Serva di Dio" Mariantonia Samà, da tutti conosciuta come la Monachella di San Bruno.

Sullo sgombero dell'area demaniale occupata abusivamente, i commenti dell'amministrazione

“Un momento storico per S. Andrea: dopo 23 anni di schermaglie giudiziarie ci riappropriamo di un’area che era e doveva restare nostra”.
La soddisfazione del sindaco Maurizio Lijoi si manifesta appieno poco dopo le 10:30, quando entrambi i pilastri e le reti che delimitavano l’ingresso all’area demaniale occupata abusivamente in località Vallone Bruno cadono giù, abbattuti da una ruspa. Poco prima, era stato il turno del cancello d’ingresso, rimosso da due dipendenti dell’azienda agricola affittuaria dei terreni in cui erano stati inglobati i 113.140 metri quadrati di demanio marittimo contesi.
Tutto avviene davanti agli occhi di cittadini, rappresentanti politici e forze dell’ordine (i carabinieri di S. Andrea guidati dal maresciallo Giuseppe Vergallo e i militari dell’Ufficio circondariale marittimo di Soverato per la Capitaneria di Porto).
Il capogruppo di maggioranza Pino Commodari parla di “una battaglia vinta per i cittadini. Dopo anni di scontri nelle aule giudiziarie, abbiamo finalmente ottenuto giustizia davanti al Tar, che ha deciso la cessazione della sospensiva delle nostre ordinanze di sgombero dell’area”.
La storia inizia nel 1986, quando nella zona vengono eseguiti alcuni lavori di riconversione agricola che, al posto di un uliveto secolare, impiantano un agrumeto. “Proprio in quell’occasione – ha ricordato il sindaco nella conferenza stampa di venerdì sera – avviene l’occupazione, per cui partono le denunce del Comune, per invasione arbitraria di demanio, verso Francesco Montesi Righetti e Enrichetta Lucifero, proprietari di quei terreni”.
Dopo una serie di sentenze intermedie si arriva a quella definitiva della Corte di Cassazione nel 1995, con la condanna di Montesi Righetti e l’assoluzione, invece, della Lucifero. “Ma questa sentenza – chiarisce il sindaco – siamo riusciti a conoscerla solo lo scorso 23 gennaio e ci siamo premurati di farla avere subito ai soggetti coinvolti nella vicenda, come la Capitaneria di porto, che ci è stata sempre vicina, ai carabinieri, sempre disponibili e presenti e ai nostri valenti legali, che, nel frattempo, ci tutelavano nelle ulteriori vicende giudiziarie che erano sorte in merito a questi 113mila mq di fronte al Tar di Catanzaro”.
Proprio le recenti decisioni (del 12 e 26 febbraio) del Tribunale amministrativo - cui si erano rivolti coloro che il Comune aveva definito sin dalla prima ora “occupanti”: Montesi Righetti, la Lucifero e Elzivieta Musielak prima, solo la Lucifero poi - hanno, infatti, dato il “via libera” allo sgombero, che il Comune aveva tentato già nel 2005, con l’ordinanza 4/2005 che era stata oggetto di un primo ricorso con richiesta di sospensiva (non concessa): “Noi ci siamo mossi subito nel 2005, non appena, come Comune, abbiamo ricevuto le deleghe per la gestione del demanio marittimo, fino ad allora competenza della Capitaneria di Porto. Poi, le vicende giudiziarie ci hanno tirato fino ad oggi ma possiamo dire di aver vinto una battaglia anche in nome di quei nostri concittadini che proprio su quelle terre hanno lavorato duramente nel secolo scorso. E non credo – ha proseguito il sindaco – che i tentativi in sede civile che la controparte sta mettendo in atto per invalidare le ordinanze sindacali, attraverso un testamento saltato oggi fuori dal 1933, cancelleranno questa bella pagina di storia andreolese. Anzi, adesso dovremmo anche chiedere il pagamento delle indennità pregresse per l’occupazione di questi suoli”.
Ora, dunque, c’è uno spazio di circa 10 ettari “in più” a disposizione del Comune: “E’ un’area di pregio, dalla bellezza unica – evidenzia Commodari – dobbiamo, pertanto, far sì che sia fruibile a tutti, valorizzandone la naturalità con scelte attente”.

lunedì 2 marzo 2009

Week end sportivo "opaco" per le squadre di calcio andreolesi

Un pareggio e una sconfitta per le società calcistiche locali.
Domenica, la capolista del campionato di Terza categoria, l'Us Andreolese, è sembrata un po' in affanno, riuscendo a raccogliere uno striminzito pareggio in casa contro l'Olicentro, una formazione che occupa la penultima piazza in classifica (7 pt).
Ma, comunque, per la società del presidente Gerardo Samà l'importante è conseguire risultati utili, anche perché le dirette inseguitrici, staccate di pochi punti, non stanno certo a guardare: l'Amaroni ha vinto per 3-0 contro l'Aranceto, l'Ambrosiana Cardinale per 8-0 sul Casciolino.
Discorso a parte, invece, per l'Asd Andrè, sconfitta dalla Brico Center Catanzaro per 7-4.
La formazione di Calcio a 5 non esprime ancora costanza nei risultati positivi, alternando prestazioni interessanti ad altre più incerte. Difetti di gioventù che, comunque, non impediranno alla giovane società di fare esperienza per il futuro, essendo, questo, il primo anno di partecipazione al campionato di Serie D.