sabato 28 febbraio 2009

I 113mila metri quadrati "occupati" tornano al demanio marittimo

Vallone Bruno, ore 10:25, inizia lo sgombero dell'area demaniale occupata abusivamente.
La ruspa, incaricata dal Comune, butta giù con facilità i due pilastri in cemento che delimitano l'ingresso ai terreni coltivati ad agrumeto, in cui sono compresi anche i 113.140 metri quadrati di demanio marittimo da "riacquisire" alla proprietà dello Stato.
Poco prima, era stato il turno del cancello metallico, portato via da alcuni dipendenti dell'azienda agricola che è affittuaria dei terreni.
Il territorio interessato dal provvedimento è di circa 10 ettari, di cui 6 coltivati ad agrumeto, e sarà acquisito nella sua completezza nei prossimi giorni.
Quello attuato questa mattina è stato, dunque, "un gesto di portata storica per S. Andrea" - ha sottolineato il sindaco Maurizio Lijoi - sancendo un cambio di marcia drastico in una vicenda che si trascinava ormai da 23 anni (come potete già leggere nei post precedenti e come potrete verificare, ancora, nei successivi che saranno pubblicati, con ulteriori dettagli).
Allo sgombero erano presenti i carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Giuseppe Vergallo, e, per la Capitaneria di Porto, tre militari dell'ufficio marittimo circondariale di Soverato.
Presenti anche i membri della giunta comunale (Giuseppe Stillo, Nicola Ramogida, Christian Cosentino, Bruno Varano), alcuni consiglieri (Giuseppe Commodari, Vincenzo Ammendolia, Francesco Mirarchi, Andrea Codispoti, Carlo Renda) e diversi cittadini.

Chiusura della fase diocesana del Processo di Beatificazione della Monachella di San Bruno

Si conclude la fase diocesana del Processo di Beatificazione della Serva di Dio Mariantonia Samà, la Monachella di San Bruno.
Nell'occasione, l'Arcivescovo mons. Antonio Ciliberti presiederà la Celebrazione di Chiusura della fase diocesana che si terrà lunedì 2 marzo, alle 16:30, nella Chiesa dei Ss Pietro e Paolo.

venerdì 27 febbraio 2009

Deciso lo sgombero dell'area occupata

Domani mattina (sabato) alle 9, sarà eseguito lo sgombero dell'area demaniale - "abusivamente occupata" spiega il Comune - in località Vallone Bruno.
Lo ha annunciato l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maurizio Lijoi, invitando la cittadinanza a partecipare, con una nota nella quale è stata annunciata anche una conferenza stampa in merito, fissata per le 18:30 di oggi nella sala consiliare.
La decisione di dare seguito allo "sgombero dell'area demaniale di 113.140 metri quadrati abusivamente occupata" - come si legge nella nota - è scaturita dalle recenti decisioni del Tar Calabria sui ricorsi contro l'ordinanza di sgombero 4/2005 e sulla sua nota esecutiva, la n. 6311. Il primo era stato presentato da Enrichetta Lucifero, Francesco Montesi Righetti e Elzivieta Musielak. Il Tar, a suo tempo, non aveva concesso la sospensiva, dichiarando poi "perento" (estinto) per inattività delle parti quel procedimento.
Proprio contro quel decreto di estinzione, però, la Lucifero si era opposta, avanzando un ulteriore ricorso. Ma lo scorso 12 febbraio, il giudice amministrativo ha respinto la sua istanza.
Ed è, invece, del 26 febbraio l'ultima decisione della Prima sezione del Tribunale amministrativo sul secondo ricorso, presentato, sempre dalla Lucifero, contro la nota 6311, esecutiva dell'ordinanza di sgombero 4/2005.
La nota era stata sospesa "ad tempus" nelle sedute di novembre e gennaio, in attesa che si chiarissero in sede giudiziaria i complessi aspetti della vicenda. E nell'ultima camera di consiglio, è stato, così, deciso il rinvio "al merito", senza l'aggiunta di ulteriori provvedimenti cautelari.
Una decisione che ha fatto, dunque, "riespandere" l'efficacia della nota, prima compressa dalle sospensive concesse "ad tempus", e in base alla quale il Comune ha messo in moto la "macchina" dello sgombero.

Il Tar deciderà nel merito sulla nota di sgombero dell'area demaniale occupata. Nel frattempo, l'atto torna esecutivo

Svolta nella vicenda che, da tempo, vede contrapposti di fronte al Tar Enrichetta Lucifero e il Comune di S. Andrea Jonio
Si deciderà nel merito sul ricorso di Enrichetta Lucifero contro la nota n. 6311 (che torna nella sua piena efficacia) emessa dal Comune di S. Andrea Jonio il 21 ottobre 2008, con la quale l’amministrazione intendeva sgomberare un’area demaniale in località Vallone Bruno, presumibilmente occupata abusivamente dalla Lucifero assieme ad altri.
La decisione del Tar di Catanzaro è stata presa nella seduta di ieri mattina (presidente Cesare Mastrocola, consigliere Giovanni Iannini, primo referendario Giovanni Ruiu).
Da parte della Lucifero, tutelata dall’avv. Giovanna Altilia, è stata presentata la rinunzia all’azione cautelare della sospensiva. Dopo tale passo, e dopo le considerazioni esposte dall’avv. Antonello Sdanganelli, legale del Comune di S. Andrea Jonio, dalla camera di consiglio è scaturita la decisione di rinviare la decisione nel merito.
Soddisfazione è stata espressa da parte dell’avv. Sdanganelli, che ha sottolineato: “Ora, la funzione amministrativa del Comune non ha più alcuna limitazione”.
La 6311, come già accennato, è la nota esecutiva di un’ordinanza di sgombero (la n. 4/2005) emanata dal Responsabile del servizio urbanistico, demanio e patrimonio “su un’area di 113.140 metri quadrati di demanio marittimo in località Vallone Bruno abusivamente occupata”.
Verso questa nota, che avrebbe dato il via libero allo sgombero il 24 novembre scorso, da parte della Lucifero venne presentato ricorso previa sospensiva, accolto dal Tar con diverse proroghe “ad tempus”. Nel frattempo, viaggiava in parallelo un altro ricorso della Lucifero, verso l’ordinanza 4/2005, dichiarato estinto lo scorso 12 febbraio.
Oggi, dunque, con il rinvio nel merito, si ha una situazione del tutto nuova.
Infatti, non essendo stati decisi nuovi provvedimenti dal giudice amministrativo, che ha soltanto rinviato al merito, riemerge in pieno l’efficacia della nota n. 6311 che diventa, di fatto e in diritto, esecutiva, aprendo a nuovi, e forse definitivi, scenari sulla lunga querelle giudiziaria.

mercoledì 25 febbraio 2009

Post di servizio

Ragioni di salute (si legga pure "malanno di stagione") non stanno consentendo l'aggiornamento ottimale e tempestivo di SantandreaBlog.
Un po' di pazienza, dunque, per gli amici lettori, cui va, ovviamente, il mio saluto e ringraziamento per la costante fedeltà, sempre dimostrata nel corso di questa "avventura" iniziata oramai da oltre un anno.
Francesco Ranieri

Risultati del calcio andreolese

Una vittoria e un pareggio per le squadre di calcio andreolesi.
Questa volta, a conquistare i tre punti è stata la formazione di Calcio a 5, l'Asd Andrè, che, tra le mura del palazzetto dello sport, ha superato la Polisportiva Decathlon di Catanzaro per 7-5, dopo una gara giocata in rimonta.
Pareggio (1-1), invece, per la capolista del campionato di Terza categoria, l'Us Andreolese, che è stata fermata in trasferta dalla Kennedy J.F.

domenica 22 febbraio 2009

Il Carnevale 2009

Divertimento, allegria, coinvolgimento, fantasia ...
Insomma, come avrete capito dalla parole iniziali, la 7^ Sfilata dei carri allegorici di oggi pomeriggio è stata un bel momento di aggregazione, organizzato dalle associazioni andreolesi col patrocinio dell'amministrazione comunale.
Ad ottenere il massimo "indice di gradimento" è stato il carro dei due sindaci "on the turtle": un'ironica rappresentazione del primo cittadino di S. Andrea, Maurizio Lijoi, e di quello di San Sostene, Luigi Aloisio, a cavallo di una tartaruga, dopo gli eventi estivi che hanno visto al centro di una "contesa" bonaria tra le due amministrazioni le uova di "caretta caretta" che, deposte sulla spiaggia di San Sostene e poi trasferite su quella di S. Andrea, si sono schiuse su quest'ultima a metà agosto.
Al secondo posto, il carro "Arca di Noè", realizzato dalla scuola primaria di S. Andrea Jonio, con la partecipazione di alunni della scuola del centro storico, degli insegnanti e dei genitori.
Piazza d'onore per il carro "Biancaneve", poi quello coloratissimo dei Simpson e via via gli altri.
Per ragioni di praticità (e, soprattutto, per evitare la pubblicazione di foto "doppie"), su SantandreaBlog trovate soltanto le foto relative ai primi tre carri classificati.
Per tutte le altre foto della giornata, potete visitare la Galleria Fotografica di Nicola Ranieri nella sezione Links andreolesi oppure cliccando sul seguente link: http://www.flickr.com/photos/nicola_ranieri/

Carnevale in festa 2009

Oggi pomeriggio, a partire dalle 15, si svolgerà la 7^ Sfilata di carri allegorici, in occasione del Carnevale 2009.
La manifestazione, che partirà dalle vie della Marina e proseguirà poi per tutta la serata nel centro storico - con la premiazione dei carri in Piancastello, dove ci saranno anche musica, balli e grigliate "tipiche" -, è stata organizzata dall'amministrazione comunale, dal Circolo culturale "Corrado Alvaro" e dall'Associazione "giovani andreolesi", in collaborazione con Us Andreolese, Pro-loco "Sant'Andrea", Schola cantorum "Officium" e Centro sociale anziani "Bruno Genco".

venerdì 20 febbraio 2009

Passo avanti nella definizione della querelle "Comune - Enrichetta Lucifero" sullo sgombero di un'area in località Vallone Bruno

E’ estinto il procedimento che riguarda il ricorso avverso l’ordinanza comunale n. 4/2005 presentato da Enrichetta Lucifero contro il Comune di S. Andrea Jonio.
Il Tar Calabria ha così sancito, dopo che la seduta del 12 febbraio 2009 (presidente Vincenzo Fiorentino, primo referendario Anna Maria Verlengia, relatore Vincenzo Lopilato) aveva avviato la procedura di decisione. Il procedimento in questione riguardava l’opposizione presentata dalla Lucifero, assieme a Francesco Montesi Righetti e Elzivieta Musielak, verso un’ordinanza di sgombero emanata dal Responsabile del servizio urbanistico, demanio e patrimonio (appunto la n. 4/2005) “su un’area di 113.140 metri quadrati di demanio marittimo in località Vallone Bruno abusivamente occupata”.
Il Tar, in quell’occasione, non aveva concesso la sospensiva dell’ordinanza, poi, il procedimento non aveva avuto alcun seguito, facendo scaturire d’ufficio il conseguente decreto di “perenzione” per inattività delle parti.
Di fronte a tale decisione, però, da parte della Lucifero, rappresentata dall’avvocato Giovanna Altilia, era arrivata l’opposizione a tale decreto di perenzione. Un atto che andava ad influire su un parallelo procedimento in sede di Tar, riguardante l’opposizione della stessa Lucifero alla nota esecutiva n. 6311 del 21 ottobre 2008, con cui il Comune di S. Andrea, rappresentato dall’avvocato Antonello Sdanganelli, intendeva dare esecuzione (il 24 novembre 2008) proprio all’ordinanza di sgombero 4/2005.
Quest’ultimo ricorso verso la nota n. 6311 ha avuto due sospensive “ad tempus” (11 dicembre e 29 gennaio), essendo necessario, intanto, concludere il precedente procedimento verso l’ordinanza 4/2005.
Con l’attuale dichiarazione di perenzione, si è anche fissata al 26 febbraio 2009 la data in cui si discuterà della sospensiva alla nota 6311. In quella sede, gli avvocati e i giudici cercheranno di dirimere la diatriba che ruota attorno alla vicenda: si tratta di una nota meramente esecutiva di un’ordinanza corretta, la n. 4/2005, (come sostiene l’Avv. Sdanganelli) o ha natura di provvedimento (come sostiene l’Avv. Altilia) e, dunque, ove risultasse “viziata”, potrebbe essere invalidata?

mercoledì 18 febbraio 2009

Ipsia chiuso: non sono ancora partiti i lavori sul sistema antincendio

Il sindaco ne sollecita l'avvio alla Provincia chiedendo, al contempo, un sopralluogo sui locali soveratesi in cui ora si trovano studenti e laboratori.
Le ultime lezioni e attività didattiche le ha ospitate prima della pausa natalizia.
Ora, invece, l’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato (Ipsia) di S. Andrea Jonio è vuoto e silenzioso, dopo il trasferimento temporaneo “causa lavori” di alunni, docenti e laboratori a Soverato, nei locali del palazzo che, un tempo, ospitava l’Istituto tecnico per geometri.
Un trasferimento momentaneo, per via della necessaria messa in sicurezza che l’amministrazione provinciale dovrà eseguire sul sistema antincendio, con la realizzazione delle vie di fuga. Ma di questi lavori, ancora nessuna traccia.
Per sollecitarne l’inizio, il sindaco di S. Andrea, Maurizio Lijoi ha inviato una nota alla Presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, all’ing. Gennaro Amato, del settore edilizia scolastica della Provincia, all’Asp di Soverato, al Comando locale dei carabinieri, ai Vigili del fuoco di Catanzaro e al prefetto Sandro Calvosa.
Non solo. Nella nota, Lijoi ha chiesto all’Asp e ai Vigili del fuoco di effettuare un sopralluogo di verifica delle condizioni di idoneità e sicurezza dei locali che ora ospitano i ragazzi dell’Ipsia: “E’ importante sottolineare – ha evidenziato il primo cittadino - che l’attuale collocazione soveratese degli studenti dell’Ipsia non è certo nel nuovo complesso dell’Istituto d’istruzione superiore “G. Malafarina” (di cui l’Ipsia fa parte) ma nel vecchio istituto, certo non all’altezza delle esigenze didattiche”.
Proprio su quest’ultimo aspetto, Lijoi ha detto di aver ricevuto alcune richieste: “Diversi genitori – ha riferito - mi hanno chiesto garanzie sulla sistemazione dei loro ragazzi in quei locali che, a mio avviso, non sembrano adatti alla didattica. Manca la destinazione d’uso, i corridoi sono stretti, i bagni angusti. Insomma, ci si lamentava dell’Ipsia, che mai ha avuto problemi strutturali e ha una precisa destinazione d’uso scolastico, ma la soluzione attuale non pare affatto migliore. Tanto più che, giovedì scorso, gli studenti non sono neanche entrati, perché i riscaldamenti non funzionavano e nelle aule faceva molto freddo”.
Ma c’è un altro aspetto che rileva nella situazione. Sulla struttura andreolese, infatti, è necessario intervenire con rapidità, prima che lo faccia qualcun’altro. Come dimostrano i primi atti di inciviltà subìti ad opera di qualche vandalo, che ha già “messo mano” alla struttura. Un portone ha avuto i vetri infranti, alcuni idranti sono spariti e le loro cassette divelte. E potrebbe essere solo l’inizio.
In fondo, per effettuare i lavori di completamento del sistema antincendio era stato preventivato circa un mese di tempo poi, una volta ultimati, studenti, laboratori e attività didattica sarebbero tornati nello storico edificio di S. Andrea. “Ma se non si comincia – ha evidenziato Lijoi – il problema vandalismo rischia di aggravarsi, estendendosi anche ai locali all’interno. Per questo ho scritto ai carabinieri, affinché tengano d’occhio la struttura”. Sull’iter burocratico, Lijoi ricorda che “già lo scorso dicembre avevamo comunicato alla Provincia il nulla osta per i lavori, che, in effetti, sarebbero dovuti iniziare subito dopo il periodo natalizio, come ci era stato assicurato dall’ing. Amato”. Oggi, dunque, il sindaco manifesta tutta la sua perplessità per quanto sta accadendo attorno all’Ipsia, già al centro di dure polemiche, per il rischio trasferimento, con il dirigente scolastico, Domenico Servello. “Da parte nostra – ha concluso Lijoi – c’è l’intenzione di trasformare l’Ipsia con una serie di interventi che ne incrementerebbero spazi e comodità, rendendolo moderno e funzionale. Ma prima, però, dovranno essere avviati questi lavori”.

martedì 17 febbraio 2009

Il Tar respinge il ricorso dei quattro ex consiglieri comunali

Il Tar Calabria ha respinto i ricorsi presentati dai quattro ex consiglieri comunali dichiarati decaduti con delibera consiliare n. 54 del 15 novembre 2008.
La camera di consiglio del 12 febbraio (Presidente Vincenzo Fiorentino, consigliere Pierina Biancofiore, relatore Anna Maria Verlengia) non ha accettato la richiesta di sospensiva della delibera in questione. I quattro consiglieri (Giulio Calabretta, Giuseppe Marcello Samà, Sabina Carioti per la minoranza e Pietro Aloisio per la maggioranza), difesi dall’avv. Saverio Viscomi, avevano presentato istanza, ai primi di gennaio, contro il Comune di S. Andrea, tutelato dall’avv. Andrea Gerardo Calabretta, e contro i consiglieri che erano subentrati al loro posto: Carlo Renda, Pietro Frustagli, Italo Ranieri per la minoranza, Vincenzo Ammendolia per la maggioranza.
La loro mossa era stata, del resto, ampiamente prevista, dopo la decisione del Comune di contestarne le assenze, scaturite dalla loro scelta di autosospendersi dai lavori consiliari presa nell’agosto 2007. Dopo l'autosospensione, i consiglieri avevano inviato diversi esposti al prefetto di Catanzaro (prima Salvatore Montanaro, poi Sandro Calvosa), alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Da allora, però, i quattro misero anche in fila tra le 12 e le 14 assenze consecutive dall’assise cittadina.
A loro avviso, si trattava di assenze legittime, in quanto frutto di una contestazione di natura politica nei confronti dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maurizio Lijoi.
Di diverso avviso il Comune che, dapprima, nel novembre 2008, ha avviato le normali procedure di diffida, invitando i consiglieri a produrre le eventuali giustificazioni alle rispettive assenze entro un tempo di dieci giorni.
Trascorso tale termine, e constatata l’assenza di giustificazioni prodotte, il consiglio comunale ha così proceduto alla dichiarazione di decadenza e alla surroga dei consiglieri. Una decisione che il Tar Calabria ha ritenuto di non dover sospendere né, dunque, annullare.

lunedì 16 febbraio 2009

Calcio: vittoria interna per l'Us Andreolese

L'Us Andreolese vince per 2-1 contro il Borgia 2007.
Una partita impegnativa per la squadra rossoblù, che ha saputo amministrare al meglio anche i momenti di difficoltà dell'incontro.
Il Borgia, infatti, non ha certo giocato una partita rinunciataria, tentando, anzi, di creare azioni insidiose e facendosi sotto in diverse occasioni. Ma la formazione di mister Feudale ha dimostrato compattezza, consolidando così il primato in classifica, grazie anche alla semi-battuta d'arresto dell'inseguitrice più temibile, l'Ambrosiana Calcio di Cardinale, bloccata in casa sull'1-1 dal San Sostene.
Il campionato di calcio a 5 dell'Asd André, invece, prosegue con alti e bassi: sabato è arrivata la netta sconfitta per 9-4 contro il Maracanà.

sabato 14 febbraio 2009

Incidente stradale sulla SS 106

il sinistro è avvenuto venerdì sera, intorno alle 20, all'incrocio davanti la stazione ferroviaria
Un "botto" violentissimo, un impatto terrificante, poi solo silenzio e l'immagine di una Lancia Y distrutta contro un muretto di cemento, nei pressi dell'incrocio sulla SS 106.
Dall’ammasso di lamiere a cui si è ridotta l’auto, è fortunatamente uscito vivo, anche se con una seria frattura al femore destro, C.C., 26enne di Soverato.
Il violento urto è stato causato dal contatto che la sua Lancia ha avuto con una Fiat Punto condotta da A.P., 22enne di Isca Jonio, che si era immessa velocemente sulla strada, anch’essa in direzione nord. La dinamica è ancora da ricostruire, anche se non mancano le testimonianze. Diverse persone, infatti, hanno visto la Lancia, ormai fuori controllo dopo il contatto, “volare” contro i pali della segnaletica stradale per poi andare a schiantarsi sul muro.
Il dato certo, comunque, è che il giovane di Isca, dopo l’urto tra le due vetture, non si è fermato a prestare soccorso, allontanandosi precipitosamente. Proprio grazie ad alcune testimonianze, i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Soverato sono risaliti in poco tempo alla sua identità, rintracciandolo e denunciandolo per omissione di soccorso.
Il 26enne alla guida della Lancia, invece, è stato portato da un’equipe del 118 Suem di Isca Marina al Pronto soccorso dell’Ospedale di Soverato. Lì, i sanitari gli hanno riscontrato una brutta frattura al femore destro e diverse contusioni.

mercoledì 11 febbraio 2009

La domenica calcistica andreolese

"Casciolino 1 - Andreolese 5".
I numeri si commentano da soli e, davvero, non sembra esserci molto altro da aggiungere. Ulteriore conferma (semmai ce ne fosse stato il bisogno) del periodo "super" che sta attraversando la formazione di mister Feudale, ormai lanciata in vetta alla classifica del campionato di Terza categoria.
Domenica prossima, intanto, arriverà in casa il Borgia 2007, avversario sempre insidioso. Una partita, dunque, tutta da vedere.
Sconfitta "onorevole" (ma con evidenti segnali di miglioramento), invece, per l'Asd Andrè, superata in casa per 6-4 dalla finora imbattuta capolista Sporting Crotone.

lunedì 9 febbraio 2009

I danni del maltempo: via ai lavori di somma urgenza

Via libera dell’assessorato regionale ai LL.PP. ai lavori urgenti su caserma e scuola elementare nel centro storico.
L’“ok” è venuto da una riunione presso gli uffici dell’assessorato a cui hanno partecipato l’assessore Luigi Incarnato, l’ing. Ricca dell’Autorità di bacino e il sindaco di S. Andrea, Maurizio Lijoi.
A destare apprensione era proprio lo stato della caserma, situata nei pressi della “testa” del movimento franoso che si è innescato, dopo il recente maltempo, in località “Pontifaga-Mungiua-Cerasia”. Infatti, i due blocchi di cui è composto l’edificio si sono distanziati di ben 5 cm in poco tempo, di qui la decisione di intervenire: “Intanto, partiremo subito con una verifica della situazione – ha dichiarato il sindaco – poi daremo il via ai lavori”. Da diversi giorni, infatti, l’edificio, che sabato è stato anche oggetto del sopralluogo di una ditta veronese specializzata in questo tipo di lavori, era a rischio di sgombero.
Un’ipotesi che, ora, pare scongiurata: “All’assessore Incarnato – ha detto il sindaco – è stata rappresentata la necessità di mantenere la caserma sul territorio, evitandone lo sgombero. Per farlo era necessario intervenire e l’assessore è stato molto sensibile al nostro allarme”.
Lijoi ha anche evidenziato la sua gratitudine al colonnello Claudio D’Angelo, comandante provinciale dell’Arma, e al tenente Emanuele Leuzzi: “Hanno seguito il problema con attenzione, dando un contributo essenziale per la sua soluzione”. Lijoi ha accolto di buon grado anche la disponibilità dell’Autorità di bacino che con il responsabile, l’ing. Ricca, “ha garantito l’assistenza dei propri tecnici, impegnandosi a contattare l’ing. Gullà dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi)”.
Per la successiva e definitiva messa in sicurezza della zona è infatti fondamentale che l’Irpi effettui un monitoraggio sui 4 ettari di territorio coinvolti nel processo franoso.
Discorso diverso, invece per l’edificio della scuola elementare, che ospita anche gli uffici dell’istituto comprensivo: i lavori contro le infiltrazioni d’acqua sono già stati avviati su iniziativa del Comune, per un importo di circa 75mila euro.

giovedì 5 febbraio 2009

Sull'omicidio di Andrea Campagna, una delle vittime di Cesare Battisti, la testimonianza di suo fratello Maurizio

L'agente di PS, originario di S. Andrea Jonio, fu ucciso in un agguato a Milano il 19 aprile del 1979

Andrea Campagna aveva 25 anni e sognava una vita normale, una famiglia, dei figli, “quello che il suo carnefice, Cesare Battisti, ha avuto e vorrebbe continuare ad avere, come se niente fosse e come se quell’omicidio di 30 anni fa, l’omicidio di mio fratello, non fosse mai accaduto”.
Il ricordo è vivido, il dolore è permanente, forse solo levigato dal tempo. E per Maurizio, Anna e Sabrina Campagna e la loro madre Antonietta (vedova dal 2005), originari di S. Andrea Apostolo dello Jonio, c’è sempre l’orologio del ricordo fermo al primo pomeriggio del 19 aprile 1979.
Quel giorno, a Milano, dove si erano trasferiti da alcuni anni, dopo aver lasciato S. Andrea, cinque colpi esplosi da una 357 Magnum colpirono a morte il loro familiare Andrea Campagna, agente di PS in forza alla Digos milanese. A sparare fu Cesare Battisti, l’uomo che oggi occupa prime pagine e aperture dei Tg, oggetto di contesa diplomatica tra Italia e Brasile.
Condannato all’ergastolo per quattro omicidi (tra cui Campagna), Battisti è ora nel carcere di Brasilia. Da un lato, pende la sua richiesta di asilo politico, dall’altro la richiesta di estradizione da parte dello Stato italiano.
L’ultima decisione, dopo il diniego del Presidente Lula da Silva, spetta al Supremo Tribunal Federal (la corte suprema brasiliana). “E pensare – ricorda il fratello, che vive a Milano e cura i rapporti della famiglia con la stampa e fa parte dell’associazione italiana vittime del terrorismo - che l’ex Guardasigilli Mastella, in un’intervista radiofonica dell’aprile scorso, aveva dichiarato di aver avuto assicurazioni dal suo omologo brasiliano, il ministro Tarso Genro, sull’esito positivo dell’estradizione. Mi chiedo cosa sia cambiato da allora”.
La richiesta di giustizia si affianca al ricordo di Andrea. Lo Stato lo ha insignito della medaglia d’oro al merito civile nel 2004; a Vibo Valentia gli è stata intitolata la Scuola allievi di Polizia. Le sue spoglie si trovano nel cimitero di S. Andrea, in una cappella che porta il suo nome, e una via in Marina lo ricorda come “vittima del terrorismo”. Proprio quest’ultimo termine suscita una precisazione di Maurizio: “Battisti è un uomo senza ideali, un delinquente comune che finora è riuscito ad affabulare parti dell’opinione pubblica e politica di Francia e Brasile”.
E fa riflettere come, ancora , molte famiglie italiane si trovino a dover lottare con quella dolorosa ferita aperta dagli “anni di piombo”. Pur se ormai lontana nel tempo, le sue conseguenze hanno toccato in maniera irreversibile tante vite umane.
Oggi, la consapevolezza che la Repubblica Italiana vinse quella battaglia utilizzando le regole dello stato di diritto stride con il quadro negativo dipinto dal Brasile del nostro sistema giudiziario. “Riconoscere lo status di rifugiato politico a Battisti non ha senso. Si parla di un uomo condannato per quattro omicidi, la cui posizione è stata valutata in quattro procedimenti giudiziari”. E suona grottesco il suo tentativo di scaricare le responsabilità sui “colleghi” dei Pac (proletari armati per il comunismo) che hanno già scontato le loro condanne: “Ha avuto trenta anni per fare eventuali nomi - scandisce Maurizio - come mai si è deciso a farli soltanto oggi?”.
Intanto, l'ambasciatore d'Italia in Brasile, Michele Valensise è rientrato a Brasilia e nei prossimi giorni presenterà al Supremo Tribunal una memoria dello Stato Italiano sul caso Battisti, con la richiesta di revisione dell'asilo politico e l'eventuale estradizione.

lunedì 2 febbraio 2009

L'Andreolese prosegue la sua marcia

Supera l'Aranceto calcio per 3-2 l'Us Andreolese.
Il match casalingo si è disputato sotto l'intensa pioggia di questi giorni, che ha reso ancor più impegnativa la prova per entrambe le formazioni.
Alla fine, gli uomini di mister Feudale hanno avuto la meglio, confermandosi alla vetta della classifica, mentre le inseguitrici (Ambrosiana e Amaroni) sono state "fermate" dal maltempo nella partita che le vedeva contrapposte.
Sconfitta di misura (7-5), invece, per l'Asd Andrè, in casa della Longobarda Catanzaro Lido.