mercoledì 30 settembre 2009

Furto alla Poste del centro storico

Potrebbe ammontare a circa 10mila euro il bottino raccolto dai ladri che nello scorso week-end hanno svaligiato l’ufficio di Poste Italiane del centro storico.
La brutta scoperta è stata fatta al mattino di lunedì, al momento della riapertura dell’ufficio: il quadro elettrico divelto, disordine nei locali e attrezzi da scasso per terra. Questo lo scenario che si è parato davanti agli occhi del direttore al suo ingresso nell’ufficio.
Ancora non ci sono cifre certe, perché si è in attesa dell’arrivo degli ispettori di Poste Italiane, che dovranno mettere mano a tutti i documenti contabili dell’ufficio.
Solo dopo aver effettuato questa ricerca, si avrà l’esatto ammontare del denaro rubato. Intanto, mentre le indagini dei carabinieri battono diverse piste – trattandosi di un furto “recidivo” (l’ultimo, infatti, era avvenuto nel gennaio del 2008) - l’ufficio è chiuso, perché c’è da mettere nuovamente in sicurezza il locale.
Non solo ripristinando l’allarme e il quadro elettrico distrutto dai malviventi - che si sono poi chiusi all’interno della Posta per poter lavorare indisturbati – ma anche per riordinare l’intero ufficio. Del resto, la struttura si trova in una zona del paese che, esclusa la stagione estiva, è praticamente spopolata e consente, come dunque già accaduto in passato, di tentare simili azioni criminose.
Qualcosa, però, avrà comunque disturbato i ladri, considerato il fatto che sul pavimento sino stati trovati un flessibile e un trapano-martello utilizzati per forzare la cassaforte. Probabilmente, il loro lavoro sarà stato interrotto dai movimenti dovuti al maltempo: anche nel cuore della notte, infatti, i carabinieri sono stati impegnati in servizi di controllo del territorio.
Appare dunque plausibile che i malviventi, notati i lampeggianti blu dei militari, abbiano avuto paura, sgomberando frettolosamente il campo e dandosi così a rapida fuga.

sabato 26 settembre 2009

Maltempo: uno sguardo sul territorio

Tutto come nell’alluvione del 2000: torrenti esondati, seminterrati allagati, attività commerciali sommerse dal fango e cospicui danni al territorio, con smottamenti e disagi alla rete viaria. Nell’intero basso Jonio soveratese, insomma, una notte di paura, trascorsa a osservare con apprensione il livello dell’acqua che, sulle strade, saliva sempre più.
Nessun centro urbano è stato risparmiato, pur con diverse modulazioni dei danni subìti.
I vigili del fuoco hanno fronteggiato l’emergenza sin dalle prime ore del mattino. Lavoro impegnativo anche per i carabinieri, che hanno effettuato interventi sull’intero territorio. I problemi maggiori, a Badolato, Isca e S. Andrea.
Nel primo centro, il quartiere di via Aldo Moro (area 167) è stato invaso dal fango e dall’acqua tracimata dai fossi situati a monte del territorio.
Il risultato è stato quello di scantinati e pianterreni di abitazioni civili invasi dall’ac - qua, automobili sommerse. Al mattino, i residenti erano impegnati a spalare melma e a ripulire i locali devastati, con l’aiuto dei volontari della protezione civile Edelweiss e con l’ausilio dei mezzi delle ditte che il Comune ha inviato sui luoghi più colpiti.
In via precauzionale, il sindaco Nicola Parretta ha chiuso le scuole. Isolate per ore alcune famiglie residenti nell’area marittima a nord del torrente Barone.
Problemi analoghi ad Isca, sul cui litorale si è presentato uno scenario surreale: decine e decine di bomboloni del gas adagiati sulla spiaggia, dopo essere stati trasportati a valle dal torrente Salubro, “rubati” dal piazzale dell’azienda Nardi, che si occupa di stoccaggio e distribuzione di Gpl Agip.
Il sindaco Pierfrancesco Mirarchi ha effettuato una ricognizione, evidenziando i danni alla zona industriale e alle attività commerciali oltre che la distruzione della viabilità interpoderale e i danni alle abitazioni private.
A S. Andrea, in località “Mirarchi”, seminterrati allagati e fango dappertutto. Anche diversi esercizi commerciali e magazzini sulla statale 106 hanno lottato contro il fango. L’esondazione dei fossi Carenci e Quadro, inoltre, ha causato problemi sulla statale, invasa da numerosi detriti. Nel centro storico, per l’intera mattinata di ieri è poi mancata l’elettricità. Il sindaco Maurizio Lijoi ha effettuato un monitoraggio della situazione. Preoccupazione anche a Davoli, dove il torrente Peramo, all’altezza di località Palma, ha compromesso gli argini.
Il sindaco Cosimo Femia ha incontrato ieri il presidente della Provincia, Wanda Ferro, dal quale ha ottenuto la disponibilità per una messa in sicurezza sul tratto di torrente che scorre nel centro abitato.
Più tranquilla la situazione a San Sostene. L’apertura del varco provvisorio sulla ferrovia ha consentito alla zona sottostante di non rimanere isolata. A S. Caterina e a Guadavalle, la situazione, pure seria, è rimasta sotto controllo.
A Soverato, i problemi hanno riguardato la viabilità, con smottamenti sulla statale 106 e con allagamenti nel sottopasso che collega via Amirante a via Trento e Trieste. Allagato nella mattinata di ieri anche il parcheggio del Liceo scientifico.

giovedì 24 settembre 2009

Un porcino da record: oltre due chili di peso!

Definirlo "un fungo da record" pare pienamente legittimo. Non è così probabile né facile, infatti, riuscire a trovare un fungo porcino del peso di ben 2.6 chilogrammi e con un diametro della cappella di ben 40 centimetri.
Con queste caratteristiche, il "boletus edulis" formato gigante ha attirato l'attenzione del sig. Stefano Emanuele, che lo ha trovato in un bosco di faggio della Lacina. E, dopo l'eccezionale ritrovamento, nella prima mattinata di ieri, a Sant'Andrea Marina, il sig. Stefano lo ha esposto, giustamente, come se si trattasse di un trofeo, attirando la curiosità di molti.
Il magnifico esemplare è anche comunemente conosciuto come porcino "rosso", una varietà che, notoriamente, fornisce pezzature più grandi della media.
Una settimana, stando alle sue valutazioni, sarebbe stato il tempo necessario per farlo crescere in maniera tanto smisurata, complici, probabilmente, anche le prime abbondanti piogge che si sono verificate negli ultimi giorni sul territorio.

domenica 6 settembre 2009

Comunicazione ai lettori

Come starete constatando, SantandreaBlog non è aggiornato dal mese di agosto.
Niente paura (semmai doveste averne), prossimamente tornerà ad essere la "finestra" informativa che avete avuto modo di conoscere in questi due anni di vita sul web.
Un caro saluto a tutti.
Francesco Ranieri