mercoledì 30 aprile 2008

Sottopassi RFI: a breve la ripresa dei lavori

Buone notizie per la ripresa dei lavori di costruzione dei sottopassi ferroviari
“I lavori riprendono senz’altro”. Potrebbe essere già sufficiente questa sua stringata affermazione ma l’ing. Calogero Parla del Centro Operativo RFI di Napoli preferisce andare oltre, chiarendo che sui cantieri dei sottopassi ferroviari di Badolato, S. Andrea e San Sostene “già tra una decina di giorni si dovrebbero notare dei movimenti da parte della nuova impresa appaltatrice”.
Dopo lo stop ai lavori dello scorso anno, in conseguenza della rescissione contrattuale per inadempienza che RFI ha portato avanti nei confronti della precedente società appaltatrice (la ATI Forester), in questa settimana la società ferroviaria dovrebbe stipulare il contratto con la nuova ditta, quella che nella gara d’appalto esperita per la realizzazione dei tre sottopassi era giunta seconda.
Nello scorso mese di febbraio, era già stata ipotizzata una rapida ripresa dei lavori ma le “solite” procedure burocratiche avevano fatto slittare sempre più in avanti quella data tanto “agognata”. In effetti, le attese da parte dei tre Comuni, ma soprattutto quelle dei rispettivi cittadini erano, e sono tuttora, rivolte ad una rapida ultimazione delle infrastrutture, superando così la situazione di stallo e la sensazione di “cantiere eterno” e abbandonato che finora ha caratterizzato la sede dei lavori.
A San Sostene, il passaggio a livello è stato murato oltre diciotto mesi fa e, nonostante gli accessi alternativi predisposti, per gli abitanti della zona sottostante la strada ferrata raggiungere le loro abitazioni non è di sicuro agevole. A S. Andrea Ionio, invece, una profonda buca è l’unica traccia che testimoni l’inizio dei lavori di scavo nel luglio 2007, seguiti poi dalla loro immediata sospensione nel seguente mese di agosto. Solo a Badolato la situazione pare essere migliore, essendo stato ormai realizzato il 75% dei lavori.
Dunque, iniziando intorno alla metà di maggio si potrebbe ipotizzare un termine dei lavori (differenziato in base al rispettivo stato di realizzazione delle infrastrutture) entro la fine dell’anno e nei primi mesi del 2009. Ovviamente, la valutazione della durata è soltanto un “optional”: considerando il tempo già trascorso, infatti, importante è che si ricominci davvero a lavorare.
Del resto, evidenziando la lunghezza dell’iter burocratico - dalla documentazione attestante la costituzione dell’ATI (Associazione temporanea di impresa) per arrivare fino al Durc (documento unico di regolarità contributiva) che la ditta appaltatrice ha dovuto produrre - l’ing. Parla sembra anche lui tirare un sospiro di sollievo, spiegando che “abbiamo finalmente concluso le diverse prescrizioni di legge, dalla regolarità dell’impresa alla trasparenza delle procedure. Tutta una serie di adempimenti burocratici che oggi ci permettono di dire che già dalla prossima settimana – prosegue il responsabile di RFI – sui cantieri si vedranno i primi movimenti, giacché l’impresa incaricata vi dovrà effettuare una serie di sopralluoghi e di ricognizioni tecniche”.

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