venerdì 3 luglio 2009

Aperto il Centro di Protezione Civile "Andrea Tortorelli"

La struttura dell'ex asilo nido diventa finalmente utile per la collettività
Tutti uniti nel ricordo di Andrea Tortorelli alla cerimonia di apertura del Centro di Protezione Civile Comunale intitolato al giovane andreolese scomparso il 1° luglio del 1996, in un tragico incidente motociclistico, all’età di 18 anni.
A 13 anni di distanza, il suo ricordo è ancora intatto. A dimostrarlo, la grande partecipazione riscontrata nel corso della cerimonia.
Il centro nasce per volere della madre di Andrea, la signora Teresina Matacera, che, prima di morire, il 22 novembre 2006, aveva chiaramente espresso la volontà di lasciare alla comunità andreolese un ricordo tangibile di Andrea.
Per la famiglia, alla cerimonia d'apertura - alla quale erano presenti i volontari del distaccamento di protezione civile "Edelweiss" di S. Andrea, quelli di Soverato e la Croce Rossa di Badolato - sono intervenuti il padre del giovane, Giovanni Tortorelli, e gli zii, Orlando e Raffaele Matacera.
Il sindaco Maurizio Lijoi, dopo la benedizione impartita dal parroco di S. AndreaMarina, don Alberto Vitale, ha spiegato che si tratta di “una struttura importantissima per l’intero territorio, ora a disposizione del nostro gruppo di volontariato”. Lijoi, che ha ringraziato le famiglie Tortorelli e Matacera per quest’opera, ha poi auspicato “sensibilità” da parte degli enti provinciale e regionale, “affinché diano un contributo per le attrezzature necessarie”.
Il signor Tortorelli, dal canto suo, ha spiegato che la realizzazione di questo Centro “è stato un grande desiderio di mia moglie, per la cui concretizzazione ringrazio l’amministrazione comunale, il consiglio e quanti vi hanno collaborato fattivamente. E’ una cosa grandissima, - ha proseguito - che aiuta a lenire il dolore lacerante e incancellabile che la perdita dell’unico figlio ti lascia dentro”. Anche lo zio di Andrea, Orlando Matacera, ha ribadito che “la struttura voluta da mia sorella sarà utile per tutta la comunità”.

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