giovedì 8 ottobre 2009

Depurazione - Il progetto dell'Unione dei Comuni per la gestione del servizio

Depurazione: uno sguardo al breve e uno al lungo periodo per l’Unione dei Comuni del Versante Jonico, che traccia una strada di gestione autonoma dell’importante e critico servizio.
Nella riunione che i sindaci dei centri ricadenti nell'ente (Guardavalle, S. Caterina, Badolato, Isca, S. Andrea, San Sostene, Cardinale) hanno avuto nei giorni scorsi, l’unanime decisione è stata quella di puntare sì alla gestione autonoma ma in un ragionevole lasso di tempo. Nell’immediato, si procederà ad effettuare un bando per la gestione di tipo “consolidato”, come è stato fatto, cioè, finora, attraverso l’affidamento ad una società specializzata.
Un modo per verificare puntigliosamente tutte le criticità del sistema e per risolverle (con la manutenzione di pompe, vasche, gruppi elettrogeni e tutti gli strumenti importanti), portando il livello del servizio ad essere finalmente rispondente alle esigenze dei cittadini durante l’intero arco dell’anno. Questo passaggio dovrà, comunque, passare al vaglio dei sette consigli comunali dell’Unione, che dovranno deliberare l’affidamento di tale incarico all’ente sovra-comunale. Solo dopo tale passo, si potrà procedere ad effettuare la gara d’appalto.
Questo modello di gestione dovrebbe poi servire da esempio e "guida" per l’Unione, che punta senza mezzi termini a portare avanti una gestione autonoma del servizio. Per poterlo fare è necessario sviluppare delle competenze specifiche, poiché si tratta di un servizio molto delicato – anche alla luce dell’esperienza e delle problematiche emerse nel corso di questi anni, soprattutto nei mesi estivi – e il prossimo periodo di gestione potrebbe essere utilizzato, infatti, anche per formare nuovi tecnici.
Successivamente, - si pensa ad un periodo di circa tre anni - si potrebbe procedere alla gestione autonoma, attraverso lo "spacchettamento" del servizio: impianti di sollevamento, sistema di depurazione e smaltimento dei fanghi, rispettivamente affidati a soggetti specifici. Operando in tale maniera, sarebbe anche possibile realizzare delle economie di scala, una volta messi in opera degli impianti efficienti, reinvestendo gli utili realizzati sulle strutture medesime.
"L’Unione dei Comuni – ha spiegato il dirigente del settore tecnico dell’ente, Orlando Donato – intende assumersi ogni responsabilità sul servizio ma intende farlo gestendo in maniera nuova la depurazione, acquisendo competenze e mandando a regime impianti efficienti".

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