venerdì 21 novembre 2008

La riunione del consiglio

Dialogo e responsabilità.
Due parole che hanno contraddistinto il dibattito politico sviluppato dal consiglio comunale che ha salutato la nascita del gruppo di minoranza “Area civica democratica”, formato da Carlo Renda (capogruppo) e Italo Ranieri.
L’altro consigliere di minoranza, Pietro Frustagli, ha scelto di non aderire ad alcun gruppo, considerata la sua appartenenza al Pd, partito in cui militano anche diversi membri dell’amministrazione. "Per ragioni di opportunità politica, - ha sostenuto Frustagli - ho ritenuto di non entrare in maniera organica nel gruppo di opposizione in cui, pure, sono stato eletto". Vincenzo Ammendolia, invece, è entrato nel gruppo di maggioranza Primavera andreolese.
La seduta ha messo in evidenza quello che potrebbe essere un clima politico nuovo: “La nostra è una partecipazione diretta a tutela della cosa comune – ha dichiarato Renda – per risolvere i problemi attraverso un confronto chiaro e corretto”. Anche Ranieri si è soffermato sul dialogo come “espressione di uno sforzo comune per sviluppare la politica che risolve (o almeno ci prova) i problemi dei cittadini”.
Parole che il sindaco Maurizio Lijoi ha accolto di buon grado, sottolineando: “Da parte dell’amministrazione c’è sempre stata disponibilità al dialogo. Purtroppo, non sempre tali sforzi sono stati apprezzati. Oggi, - ha proseguito – si deve aprire una pagina nuova, fatta di rispetto per le istituzioni comunali, per costruire un’immagine nuova del nostro paese”. Il sindaco ha poi rivolto un apprezzamento – “ha sempre lavorato in seno al consiglio con senso di responsabilità durante l’autosospensione dei suoi colleghi di minoranza” - verso il consigliere Enzo Vivino.
Nel corso dei lavori, il consiglio ha approvato lo statuto dell’Unione dei Comuni del Versante Jonico, nominando i suoi rappresentanti: per la maggioranza Francesco Mirarchi e Giuseppe Commodari, per la minoranza Italo Ranieri.
L’assise ha anche aderito e approvato il PIAR Serre calabresi II, per lo sviluppo delle aree rurali.

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