mercoledì 3 dicembre 2008

Il consiglio comunale punta all'Istituto scolastico omnicomprensivo

Dimensionamento scolastico e vincolo tutorio su parte del territorio comunale gli argomenti principali
E’ partita la richiesta di creare un Istituto scolastico omnicomprensivo a S. Andrea Jonio. L’argomento sul dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche è stato discusso nell’ultimo consiglio comunale.
L’istituto comprensivo di S. Andrea (che comprende Isca e San Sostene) conta 401 studenti. Il minimo prescritto dalla legge è di 500. Dell’istituto comprensivo, fanno parte due centri montani (Isca e San Sostene) mentre S. Andrea lo è parzialmente.
Tenendo conto di questo aspetto, si verrebbe ad abbassare la soglia minima per mantenere l’autonomia amministrativa ma il consiglio comunale ha avanzato alla Provincia una richiesta di più ampio respiro: inserire nell’istituto comprensivo anche l’Ipsia, (l’istituto professionale), creando un istituto omnicomprensivo. “In tal modo – ha spiegato il sindaco Maurizio Lijoi - ai 401 alunni si aggiungerebbero i 114 dell’Ipsia ma, soprattutto, si creerebbe un polo scolastico completo, dalla scuola dell’infanzia fino a quella superiore, che darebbe alla scuola la giusta visibilità sul territorio”.
Così, probabilmente, potrebbero cambiare pure le sorti dell’istituto professionale, con la diversificazione dei corsi disponibili, come suggerito dalla minoranza, che ha appoggiato la richiesta.
Appoggio che non è mancato neanche sulla proposta avanzata al Ministero per i beni e le attività culturali sulla tutela paesaggistica di parte del territorio comunale, con la dichiarazione di area di notevole interesse pubblico. Si partiva dalla proposta di Soprintendenza e Ministero per un vincolo tutorio su circa 600 ettari di territorio comunale, compreso tra i corsi d’acqua Cupito e Alaca, dal mare fino alla collina. “Un progetto non condivisibile – ha spiegato il sindaco – perché si tratta di una fetta enorme di territorio, in parte antropizzata e, in parte, anche abbandonata. In quel tratto, poi, esistono centinaia di particelle e il vincolo causerebbe danni ai piccoli proprietari”.
Sulla scorta di tali motivazioni, il consiglio ha deciso di ridurre la zona da vincolare: “La nostra proposta – ha riferito il capogruppo di maggioranza Pino Commodari – è quella di porre il vincolo solo sulla fascia costiera. Inoltre, inserire nella tutela anche Villa Condò e chiesa di Campo, visto il loro grande interesse storico”.
L'assemblea cittadina ha anche approvato, con l’astensione del gruppo di minoranza, l’assestamento di bilancio 2008, dopo una variazione dovuta a spese impreviste, coperte con una quota di avanzo amministrativo e alcuni storni di fondi, “senza turbare gli equilibri dei conti comunali” ha sottolineato l’assessore al bilancio Nicola Ramogida.

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