venerdì 26 dicembre 2008

Rifiuti abbandonati nei pressi della spiaggia

Si pensa di trasformare in area protetta o di sottoporre un territorio a vincolo paesaggistico ma c’è sempre chi provvede a deturparlo.
E’ il caso di quanto accaduto nei giorni scorsi nella località Vallone Bruno di S. Andrea Jonio, dove ignoti hanno pensato di abbandonare all’aria aperta e, per giunta, a nemmeno trenta metri dal mare una notevole quantità di materiale spugnoso, residuo, in tutta apparenza, di qualche tappezzeria o di attività lavorative similari. Alcuni dei grandi sacchi neri si sono aperti e il loro contenuto si è sparso tutt’intorno, altri, invece, giacciono ancora chiusi ma con il frequente maltempo di questi giorni non ci vorrà molto perché si aprano anche questi.
E fa un certo effetto osservare un simile spettacolo di inciviltà intravedendo tra gli alberi, sullo sfondo, l’intenso blu del mare. Si tratta, insomma, di uno sfregio evidente nei confronti di una realtà ambientale che si vorrebbe salvaguardare ma che, purtroppo, è sempre a rischio incuria.
Qualche mano “pietosa” ha pensato di delimitare la zona con un nastro bianco e rosso ma, forse, questa stessa mano avrebbe anche potuto comporre il numero di telefono del Comune o dei carabinieri per segnalare il problema. E una situazione analoga si è anche verificata sul lungomare di S. Andrea (via Riccardo Lombardi), dove sono state abbandonate diverse componenti di automobili: alcuni paraurti, qualche pneumatico, parte della carenatura di un vecchio scooter e altri pezzi.
Tali rifiuti sono stati lasciati nella parte centrale del lungomare, in prossimità di un cassonetto (come se si trattasse di normalissimi rifiuti), e in località “Taverna”, proprio di fronte ad una stazione di sollevamento del depuratore consortile.
Ancora una volta, dunque, emerge in tutta evidenza il problema legato allo scarso senso civico di chi si comporta in questa maniera, non seguendo i canali legali prescritti per lo smaltimento dei rifiuti. A maggior ragione se si tratta, poi, di rifiuti che hanno bisogno di particolari procedure di smaltimento, per evitare rischi di inquinamento ambientale.

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