giovedì 16 settembre 2010

Via libera (tra polemiche) al consuntivo 2009

Si apre all’insegna dell’unanimità contro la criminalità organizzata il consiglio comunale di Sant’Andrea Jonio. Il punto relativo alla condanna contro la barbara uccisione del sindaco di Pollica (nel Salernitano) unisce maggioranza e opposizione, anche alla luce dei recenti arresti che hanno interessato Sant'Andrea (operazione Free Village).
E’ il conto consuntivo, in particolare, ad accendere il dibattito consiliare con l’amministrazione, guidata dal sindaco Gerardo Frustaci, che - eletta nella scorsa primavera - afferma di approvare il conto consuntivo 2009 (dunque predisposto dalla precedente gestione “targata” Maurizio Lijoi) «come atto di assoluta responsabilità, per garantire la continuità amministrativa e permettere ai lavoratori che avevano prestato opera professionale al Comune di ottenere le legittime spettanze». A chiarimento, il gruppo consiliare di maggioranza, “Raggio di sole”, evidenzia che pur approvando il rendiconto consuntivo 2009 «l’amministrazione non ne condivide assolutamente la gestione (precedente), a dir poco allegra, avendone approvato solo le risultanze contabili, che parlano di un avanzo di cassa pari a 260mila euro. Il che vuol dire che all’insediamento della nuova amministrazione in cassa c’erano disponibili appena i soldi per pagare un mese di stipendi ai dipendenti e nulla più, tant’è che fu necessario chiedere un fido di 400mila euro alla banca».
Sul fronte dell’opposizione, si registra la dichiarazione del gruppo di “Primavera andreolese”, guidato da Pino Commodari, che ha messo in evidenza «le assenze dell’assessore al Bilancio e di quello al Turismo, nonché l’astensione al momento del voto del consigliere Aloisio. Secondo noi, sono assenze politiche». Il gruppo ha poi criticato «la tardiva approvazione, senza alcuna giustificata motivazione, del rendiconto, i cui atti analitici risultano peraltro privi delle firme del legale rappresentante dell’ente, del segretario comunale e del responsabile del servizio finanziario». Sulla base di questa considerazione, la minoranza ha deciso di non partecipare al voto, mentre all’unanimità si è poi dato il via libera alla convenzione col Gal per la costruzione della strada interpoderale Malarra-Tralò.

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