venerdì 19 marzo 2010

Il programma amministrativo di "Raggio di sole"

Di seguito, il programma amministrativo della lista "Raggio di sole"
PREMESSE
La Lista dei candidati al Consiglio comunale contraddistinta dal contrassegno “Raggio di Sole” ed il collegato candidato a Sindaco Gerardo Frustaci, qui di seguito espongono il loro “Programma amministrativo” per il quinquennio di carica degli Organi del Comune.
Il nostro programma non vuole essere un libro dei sogni ma, semplicemente, rappresentare le linee di indirizzo per un’attività amministrativa sempre più vicina ai problemi della gente. A tale impegno siamo chiamati a concorrere tutti, con idee, suggerimenti e proposte rivolte alla crescita economica, civile e sociale della nostra comunità.
Esso si articola in dieci punti che, volendo semplicemente tracciare le linee guida di indirizzo, cosi si riassume:

1. CULTURA
L’Amministrazione comunale deve investire molto in questa direzione per recuperare quanto più possibile la propria identità storica e culturale. Occorre favorire la ricerca per far riemergere le proprie radici storico-culturali e per accrescere l'offerta culturale.
In questa ottica vanno recuperate tutte le memorie e testimonianze storiche quali: la Chiesa di S. Rocco; la Grangia di San Nicola di Cammerota; la Chiesetta del Fondaco; la Chiesa di Campo. Quest’ultima merita una particolare attenzione in considerazione del valore artistico delle immagini bizantine ritrovate durante il primo intervento di recupero, ed in particolare vanno approfondite ed estese a tutto il sito le indagini archeologiche già avviate; i ruderi dei mulini ad acqua di Alaca, Macca e Salubro, anche con la creazione di percorsi pedonali (viottoli) per le escursioni guidate; le impietrate di Briga e Lipontana; i frantoi antichi e le “carcare”; l'area dello Stabilimento “Fornace”. Sarà necessario inoltre il recupero dei resti umani sotto la Chiesa S. Nicola e nella discarica Fabballino; il recupero e la sistemazione di tutti i reperti della Chiesa Matrice, il recupero e la sistemazione organica del residuo archivio comunale; un inventario di tutti i beni artistici presenti nel Comune (immobili, immagini sacre e statue, oggetti d’arte, arredi ecc.) e loro catalogazione, al fine di inserirli in una guida turistica aggiornata; riferire la toponomastica futura a persone che abbiano attinenza con Sant’Andrea, a partire dai caduti in guerra, per arrivare a personalità che abbiano dato lustro al nostro paese. Si ritiene utile, inoltre, conservare la toponomastica dei luoghi tipo: Largo S. Nicola, Via Sentinella, Via Silipà, Via Lagò, ecc.
E’ inoltre necessario promuovere:
- l’assegnazione, ad un'Associazione culturale giovanile, dei diversi progetti di recupero e sistemazione dei reperti, nonché della custodia e gestione di ciò che il sottosuolo può ancora restituirci;
- la ricerca e la diffusione delle tradizioni, usi e costumi popolari locali, nel campo della musica, della cucina, della conservazione alimentare, della panificazione, ecc.;
- la ricerca atta ad evidenziare l’evoluzione nel tempo dell’ambiente attraverso foto ed immagini d’epoca reperibili fra gli archivi e fra i compaesani (mostre fotografiche, concorsi cine-fotografici, ecc.);
- l'istituzione di borse di studio, rivolte a tutti i gradi di istruzione, per la ricerca sul nostro patrimonio fiabesco tradizionale (filastrocche, ecc.);
- il finanziamento, ricerca e pubblicazione, a cura dell'A.C., di tesi di laurea sull'argomento precedente o similare;
Ogni altra iniziativa che è possibile inquadrare fra quelle precedenti.

2. ASSOCIAZIONI
Le associazioni devono godere della più ampia autonomia rispetto alla politica in generale ed ai partiti in particolare. Applicare la “teoria dell’egemonia” è profondamente sbagliato. Anzi, le associazioni stesse, devono fare esattamente il contrario di quello che, spesso, fa la politica, cioè unire la gente anziché dividerla. In questo senso sarebbe auspicabile la maggiore apertura verso di esse, non tentare di renderle organiche e funzionali alla linea politica ed amministrativa della maggioranza. Allo stesso modo è auspicabile che l’A.C. garantisca a tutti, senza distinzioni, le risorse necessarie alla loro sopravvivenza, come una sede adeguata allo svolgimento delle loro attività e contributi economici ragguagliati all’attività svolta nell’ambito del Comune. In ogni caso garantiamo che, con noi, non ci saranno figli e figliastri, ma si applicherà per tutte il criterio del merito. Chi più vale, più va avanti.

3. UFFICI COMUNALI E TRASPARENZA AMMINISTRATIVA
La legge assegna agli amministratori la funzione di indirizzo politico, mentre la gestione degli atti amministrativi è assegnata al personale dipendente del Comune, funzionari e dirigenti. A tale riguardo, è necessaria la riqualificazione del personale attraverso un mirato aggiornamento professionale e l’avviamento effettivo alle nuove tecnologie. E’ inaccettabile che i computer vengano ancora utilizzati come macchine da scrivere. Prima di informatizzare gli uffici, occorre formare il personale. In questa ottica occorre potenziare gli organismi sovra-comunali di livello comprensoriale, come l’Unione dei Comuni del Versante Jonico, onde poter affrontare, con strutture di adeguata scala e dimensione, le problematiche sempre più complesse della Pubblica Amministrazione. Per soddisfare le esigenze di circa tre quarti della popolazione di Sant’Andrea, si ritiene indispensabile il funzionamento permanente della Delegazione Comunale in Marina con personale fisso almeno per i servizi di: Polizia Municipale, Anagrafe e Stato Civile, Protocollo ed Albo Pretorio, con presenza, ad orari e date prefissati, del Sindaco o di almeno un Assessore.
La trasparenza non può essere una parola vuota, priva di significato. Un’etichetta da portare incollata alla giacca. Per realizzarla concretamente occorre mettere in rete tutte le informazioni sull’attività amministrativa del Comune, attraverso un sito web all’altezza delle migliori tecnologie del momento e non con un semplice blog che accoglie una informazione molto parziale, con solo i titoli dei provvedimenti e non il contenuto. In pratica, occorre istituire l’albo pretorio telematico.

4. URBANISTICA EDILIZIA ED AMBIENTE
Le scelte fondamentali di carattere urbanistico sono state già fissate nel P.R.G.
Per il futuro prossimo si ritiene necessario redigere alcuni importanti piani attuativi quali:
- Redigere un Piano di Recupero del Capoluogo; esso dovrà puntare a rendere il centro storico più vivibile prevedendo, assieme al recupero edilizio delle abitazioni, con l’adeguamento dei sottotetti abitabili, un rigoroso programma di ristrutturazione urbanistica dell’abitato; devono comunque essere incoraggiate tutte quelle iniziative capaci di frenare il preoccupante fenomeno di abbandono in atto, favorendo, da un lato la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia economica e popolare, dall’altro la promozione di piccole attività di tipo commerciale, artigianale e turistico;
- Redigere un Piano di Recupero del Centro Storico della Marina, così come individuato dal Piano Regolatore Generale. Trattasi di un patrimonio edilizio prevalentemente pubblico che ha una sua valenza sia architettonica che urbanistica; lo stesso dovrà censire le aree ex demaniali prospicienti le palazzine all’interno del Centro storico della Marina e quelle di recente formazione allo scopo di favorire e promuovere l’utilizzazione a verde da parte sia dei privati che dei commercianti, interessati al decoro dell’abitato, che potrebbero adottare un’area per sostenerla e curarla mantenendo la fruizione pubblica, ottenendone pubblicità, previa convenzione con il Comune;
- Ai Piani di Recupero anzidetti deve essere affiancato UN PIANO DI BONIFICA DELL’AMIANTO per entrambi gli abitati che preveda una modalità di intervento con capitali misti pubblico-privati. Tali interventi di bonifica, solitamente troppo costosi per il singolo privato, potranno rendersi economicamente sostenibili attraverso la “regia” e la compartecipazione pubblica (peraltro interessata, più del singolo, alla soluzione di un problema che riguarda la salute di tutti) realizzando economie di scala, grazie all’affidamento dei lavori ad un unico contraente.
- Redigere un Piano per insediamenti produttivi allo scopo di favorire l’insediamento delle attività artigianali e commerciali;
- Riprendere in carico due questioni importanti: il Piano spiaggia con l’oasi naturalistica; il progetto di impianto foto-voltaico; sono cose che non si risolvono con un braccio di ferro con la controparte, ma attraverso il dialogo e una paziente mediazione tra le posizioni. Per il foto-voltaico siamo disponibili ad impegnare aree di scarso pregio ambientale, tipo “Porcheria” e “Timpone Rosa”, lato sud, purché ciò comporti la realizzazione di accessi da poter utilizzare per il contrasto agli incendi. In ogni caso si procederà ad un’attenta “valutazione di impatto ambientale”.
Nella formazione dei piani e dei programmi si dovrà favorire l’uso di strumenti e tecniche di progettazione partecipata, in modo da rendere le scelte strategiche legate alla materia, condivise e più facilmente attuabili.
Oltre al ricorso all’uso di strumenti di pianificazione ordinaria, si dovrà cercare di avviare processi che portino alla riqualificazione dell’urbanizzato attraverso strumenti di programmazione complessa, in modo da attivare le necessarie sinergie tra pubblico e privato e raggiungere, in modo più efficiente gli obiettivi di riqualificazione.

5. TUTELA DEL TERRITORIO E DISSESTO IDROGEOLOGICO
Il nostro territorio soffre di due gravi malattie che lo rendono irriconoscibile e desolante:
- l’abbandono delle campagne e gli incendi. Occorre intervenire energicamente per arrestare questi due fenomeni con tutti i mezzi a disposizione dell’Amministrazione E’ necessario tentare di riportare l’uomo nelle campagne attraverso la realizzazione delle infrastrutture rurali che sono il presupposto per riconsegnare il territorio alla sua destinazione originaria.
Occorre favorire:
- il recupero delle zone abbandonate o bruciate dagli incendi mediante rimboschimento e la rimessa a coltura;
- la realizzazione di acquedotti rurali per uso potabile ed irriguo; la costruzione e l'ammodernamento delle strade interpoderali;
Uno tra i più gravi problemi del nostro territorio è il DISSESTO IDROGEOLOGICO. Flagellato dagli incendi e dalle alluvioni, lo stesso mette a rischio la sopravvivenza di interi quartieri della Marina e di parti dell’abitato del Capoluogo. Basti pensare alle esondazioni sul quartiere Mirarchi e alla frana “Nerca-Cerasia”. Occorrono interventi volti ad eliminare le cause dei dissesti ma anche capaci di eliminare, o mitigare, i danni. A tal fine riteniamo di poter ricorrere alla Protezione Civile che ha a disposizione appositi fondi.
E’ necessario implementare un PIANO DI PROTEZIONE CIVILE per far fronte alle emergenze di ogni tipo e alle calamità naturali (alluvioni, terremoti, ecc.) e agli incendi.
Detto piano deve impegnare le numerose professionalità locali presenti sul territorio a partire dai vigili del fuoco e dalle associazioni ambientaliste (circoli cacciatori) e di volontariato (Edelweiss). Cui bisogna affiancare le imprese di opere civili e i professionisti del settore. Attivare la cultura della prevenzione negli adolescenti onde prevenire comportamenti dolosi e stimolare comportamenti virtuosi a favore della natura e dell’ambiente. Dare piena attuazione alle leggi vigenti in materia attraverso la formazione del catasto delle aree incendiate da inibire a qualsiasi uso. Riabilitare nelle campagne l’uso della guardiania per un presidio costante del territorio, anche ai fini di un’azione preventiva contro gli incendi, attraverso apposito regolamento che ne affidi agli stessi guardiani la piccola manutenzione delle strade interpoderali; favorire il riuso e/o la cessione al Comune delle terre incolte o abbandonate.
6. SPORT E TEMPO LIBERO
Si pensa di dover favorire quelle iniziative atte alla costituzione di una Società Polisportiva per la gestione degli impianti sportivi comunali attuali e futuri. Uno specifico Piano per lo Sport dovrà prevedere, oltre all’ammodernamento delle strutture esistenti, la costruzione di un nuovo campo di calcio regolamentare per lo svolgimento delle partite di categoria e la costruzione di campi per gli sports cosiddetti minori (basket, tennis, bocce, pattinaggio, piste ciclabili ecc.), per soddisfare le esigenze di tutte le fasce d’età. Per quanto riguarda il tempo libero, si ritiene necessaria la realizzazione in Marina di un vero centro di aggregazione per giovani ed anziani. Ciò potrà avvenire utilizzando i locali degli immobili pubblici già esistenti, quali parte dell’attuale Delegazione comunale comprendente i locali dell’ex Ufficio Postale già disponibili.

7. OPERE PUBBLICHE
Dotare il Comune di organici piani di intervento in tutti i settori delle opere pubbliche al fine di qualificare anzitempo ciascuna spesa in termini produttivi e stabilire le priorità di intervento: Piano delle acque; Piano igienico-sanitario; Piano delle infrastrutture rurali; Piano delle strutture sportive; Piano dell’illuminazione; Piano del verde, ecc.
Le principali opere pubbliche da realizzare nel prossimo futuro sono in gran parte previste nel Piano Regolatore Generale. Si tratta delle infrastrutture stradali che favoriscono i collegamenti ed in particolare:
Viabilità di collegamento tra Paese e Marina:
- strada Lenze- Spinisanti per il collegamento con la 106 e la strada a mare;
- strada Campo-Maddalena per un collegamento alternativo tra i due abitati;
- tangenziale Pignari Quartucci per il superamento dell’abitato soprattutto dei mezzi pesanti;
Viabilità di collegamento tra i quartieri della Marina:
- strada via Cilea – Sentinella;
- strada via Cilea via Papa Giovanni Paolo I°;
- strada Fego - Viale A Moro,
- sistemazione di tutti gli accessi lungo la litoranea (S.S. 106) ed in particolare quelli dei quartieri Mirarchi e Fego;
Nei futuri programmi di OO.PP., dovranno trovare molto spazio le urbanizzazioni primarie degli abitati quali: l’ampliamento dell’illuminazione pubblica; completamenti e rifacimenti di rete idrica e fognante; l’ammodernamento della viabilità interna.
Particolare attenzione sarà dedicata alle opere volte al decoro dell’abitato, quali: la riqualificazione del verde e delle palazzine del Centro storico.
Occorre, inoltre, prevedere una nuova sede per la Caserma dei Carabinieri, in considerazione dell’inagibilità di quella del Paese, utilizzando immobili già in possesso del Comune, e le seguenti opere:
- riuso dell’ex ufficio postale;
- acquisizione della cosiddetta “Piccola” dalle FF.S. e delle aree circostanti non più utilizzate;
- costruzione del Centro per la lavorazione dell’argilla, già programmato dalla Comunità Montana Versante Jonico.

Interventi in paese:
- ripristino della pavimentazione in pietra di Via Regina Elena;
- l’urbanizzazione della parte vecchia del Cimitero, con restauro della Cappella comunale; la realizzazione di un nuovo e più adeguato Ossario comune; la realizzazione di servizi igienici;
- favorire la collocazione di antenne e/o ripetitori per risolvere i problemi delle zone d’ombra sia telefonici che televisivi;

Interventi in Marina
- rifacimento delle strade interne ed al completamento dei marciapiedi;
- la realizzazione di pozzi d’acqua da utilizzare per uso irriguo per l’innaffiamento dei giardini pubblici e privati.
- la riqualificazione della zona a mare ed in particolare della spiaggia, tenuto conto che il turismo è l’unica risorsa che abbiamo alla quale è legata la stessa sopravvivenza del paese. Il rispetto della natura e dell’ambiente dovrà essere assicurato per favorire un turismo serio ed eco-sostenibile.
Consideriamo urgenti, inoltre, le seguenti opere:
- fosso di guardia a protezione del quartiere Mirarchi;
- metanizzazione del quartiere Fego.

8. TRIBUTI
Siamo consapevoli che le attuali tariffe dei tributi comunali sono onerose tanto per le famiglie che per le attività commerciali e gli esercenti, arti o professioni. In particolare, la tassa sui rifiuti (TARSU), soprattutto per le case disabitate, finisce per essere un terzo tributo sul patrimonio che si aggiunge all’IRPEF ed all’ICI. Ciò incide sui costi complessivi e scoraggia l’acquisto. E’ nostra ferma intenzione rivedere l’intera materia, abbassando il più possibile, compatibilmente con i limiti imposti dalla situazione economica del Comune e dalla legge, le aliquote in vigore.
Altre tasse da rivedere, mediante confronto con le tariffe dei paesi viciniori, sono gli oneri cosiddetti concessori: costo di costruzione ed oneri di urbanizzazione.

9. ATTIVITA’ ECONOMICHE
- Valorizzare le risorse economiche locali rendendole produttive pianificando in senso imprenditoriale alcune iniziative a livello agricolo, industriale, artigianale, turistico e culturale; armonizzare gli interventi con i programmi del comprensorio di Soverato, al fine di evitare eventuali doppioni e consentire una coordinata azione di sviluppo territoriale.
- Rivitalizzare il capoluogo favorendo il rilancio di piccole attività produttive di tipo commerciale, artigianale, turistico; una variante al Piano di Recupero, dovrà puntare a rendere il centro storico più vivibile, prevedendo assieme al recupero edilizio delle abitazioni un rigoroso programma di ristrutturazione urbanistica; devono, comunque, essere incoraggiate tutte quelle iniziative capaci di frenare il preoccupante fenomeno di abbandono in atto, anche mediante fiscalità di vantaggio.
- Pianificare una più estesa valorizzazione delle risorse turistiche (mare, collina e montagna) prevedendo il completamento delle infrastrutture esistenti e incoraggiando la realizzazione di strutture ricettive e di ricoveri rurali e di montagna; sistemare il lungomare e le aree pubbliche circostanti nella zona Cupido e completare la viabilità del secondo accesso al mare in corrispondenza del vallone Bruno; adottare tutte le misure atte a limitare l’inquinamento acustico nel periodo estivo;
- Sostenere il progetto per la lavorazione dell’argilla, promosso dalla Pro Loco Sant’Andrea, favorendo la nascita di una scuola d’arte e di un museo con biblioteca specializzata nel settore, promuovendo, altresì, un piano culturale di ricerche e studi archeologici ed ambientali al fine di verificare le remote origini del paese e valorizzare i reperti a partire dai ritrovamenti di “Campo”. Tale iniziativa sarà vista non in chiave nostalgica di ritorno al passato, ma come opportunità di far rinascere attività economiche. Se intere generazioni hanno trovato in essa fonte di sostentamento, è assai probabile che ciò si possa ripetere oggi. Occorre trovare la chiave ed il filone di produzione giusti. La sinergia c’é. Il progetto di “Scuola per la lavorazione dell’argilla”, pure (lo ha fatto la Comunità Montana Versante Jonico e giace presso la provincia di CZ); la legge Regionale n. 15, del 15 marzo 2002, che prevede : “Norme sulla tutela, il recupero e la promozione dell’artigianato artistico e tipico della Calabria”, pure.

10. FAMIGLIA E POLITICHE SOCIALI
Il concetto di politica familiare è denso di equivoci, dominato da incertezze ed ambivalenze. In un mondo globalizzato e post moderno la valorizzazione della famiglia implica l’acquisizione di un nuovo modo di pensare la famiglia e la sua presenza nella società. In concreto, tutto ciò implica l’elaborazione di un nuovo concetto, quello di “cittadinanza della famiglia” secondo il quale si hanno diritti-doveri come persone umane.
Una politica per la famiglia è tale, se e solo se tratta le famiglie come soggetti sociali in senso pieno, questo è il senso della nuova cittadinanza della famiglia,che implica la spinta motivazionale per un agire sociale attivo e partecipativo.
Nell’ottica delle politiche direttamente orientate al nucleo familiare come tale, si dovrebbe parlare di “lavoro familiare”, “casa per la famiglia”, “servizi per la famiglia”, “reddito familiare” ed privilegiare questo aspetto. Bisogna riconoscere il valore sociale della famiglia per le funzioni di solidarietà e reciprocità sociale che essa svolge, e in base a ciò intervenire con misure che rendano le famiglie più capaci e più autonome nel gestire le relazioni familiari; si potrebbe parlare di un “pacchetto” di misure centrate sulla famiglia che valorizzi la cura delle persone in famiglia e organizzi i servizi sociali esterni in funzione di questo obiettivo. E’ a partire dalle famiglie che va ripensato l’assetto della comunità locale, precisamente in quanto le comunità locali non sono altro che reti di famiglie, ossia reti di relazioni fra famiglie. La famiglia va considerata come soggetto mediatore di rapporti fra il suo “interno” e gli ambiti esterni; le scuole per i bambini, il lavoro degli adulti, i servizi per i figli, i servizi per gli anziani, gli stessi ambiti di divertimento. Le generazioni hanno bisogno di vedere dei percorsi di avanzamento da vivere come progetti familiari.
E’ importante focalizzare gli interventi sui bisogni della famiglia. Esempio: aiuti alle giovani coppie al momento della formazione della famiglia (alloggio adeguato, servizi di prima infanzia, assegno di educazione), aiuti alla famiglia con adolescenti, aiuti alla famiglia adulta con anziani a carico, aiuti alla famiglia anziana.


FONTI DI FINANZIAMENTO
Il Comune ha risorse proprie appena sufficienti per garantire i servizi più essenziali. Una sana Amministrazione è sicuramente alla base di un corretto uso delle risorse , ma non basta, da sola, per farci raggiungere gli obiettivi del programma e realizzare concretamente le legittime aspettative della nostra comunità.
Particolare attenzione sarà rivolta a ridefinire le competenze del Comune, che fanno riferimento alla sola colazione residente, tenuto conto della forte sproporzione esistente fra popolazione residente e quella fluttuante, consapevoli che sono i picchi di presenze a far saltare i servizi e la spesa.
Occorre attivare tutti i canali di finanziamento disponibili, attraverso un’attenta utilizzazione delle leggi di spesa che il parlamento e la regione Calabria ci propongono e ci proporranno. Una particolare attenzione bisogna rivolgerla verso la legislazione Comunitaria al fine di cogliere al meglio le opportunità che essa ci offre. L’Amministrazione comunale dovrà inoltre agire in stretto collegamento con gli enti territoriali più vicini, quali l’Unione dei Comuni e la Provincia, per affrontare e risolvere tutti i problemi di loro competenza.
E’, inoltre, possibile accedere ai finanziamenti della Camera di Commercio, Industria e Artigianato, per dare contributi alle Imprese o Società, attività Commerciali operanti sul territorio, attraverso il ricorso a società di credito agevolato appositamente create. Infine, occorre rivolgersi ai FONDI STRUTTURALI europei i quali prevedono finanziamenti nel periodo 2007-2013 per un ammontare di 864 miliardi di euro sui cosiddetti: Fondi per la Coesione Economica e Sociale.

Infine sarà necessario intraprendere con gli enti o società fornitrici di servizi (ENEL, TELECOM ITALIA, ITALGAS, FF.SS., ANAS, ecc.), un confronto serrato per la ottimizzazione dei rapporti e, quindi dei risultati, dichiarando da subito guerra aperta a tutte le cose che non vanno: pali inservibili ed opere abbandonate; disfunzione dei servizi. Così pure con gli enti che hanno abbandonato sul nostro territorio opere mai utilizzate (vedi deposito Ente SILA). Tutto ciò che non serve, tutto ciò che è abbandonato, tutto ciò che è pericoloso, deve essere smantellato. Ove fosse necessario, faremo un apposito Regolamento per tutelare il decoro degli abitati e dell’ambiente.

CONCLUSIONE
Con la certezza di poter offrire ai cittadini la garanzia di efficienza, trasparenza e partecipazione, ci proponiamo agli elettori affinché gli stessi possano esprimere un giudizio sereno, serio e responsabile, pronti ad intraprendere con tutti un cammino verso la crescita di Sant’Andrea.
La lista civica “Raggio di Sole” nasce non contro qualcuno ma per fare qualcosa. Qualcosa di buono per Sant’Andrea. Si propone di sostituire la cultura della contrapposizione frontale con quella della condivisione e della collaborazione. Sant’Andrea non può più aspettare perché è ridotta al lastrico o ai minimi termini. Non è più il tempo di dividersi fra rossi e neri, fra verdi e gialli. Si ha bisogno di tutti e ciascuno deve fare la sua parte. Noi siamo pronti a fare la nostra.
Con questi propositi riteniamo di interpretare la ferma volontà della stragrande maggioranza dei cittadini andreolesi residenti e di ritorno, stanchi di essere governati in un clima di rissa e di contrapposizione frontale permanente. Con questi precisi intendimenti ci rivolgiamo agli elettori di Sant’Andrea, fiduciosi in una forte condivisione e in un loro largo consenso. Noi ce la metteremo tutta, durante e dopo la campagna elettorale, con un impegno preciso che ci sentiamo di sottoscrivere sin d’ora. Per noi non esiste la parola OPPOSIZIONE. In Consiglio comunale si è in maggioranza e in minoranza. Da qualunque posizione ci si trova, l’obbligo di ciascuno verso gli elettori e i cittadini tutti, è quello di operare, IN SPIRITO DI SERVIZIO, per il BENE COMUNE. Noi lo assumiamo per intero e, consapevoli della grande responsabilità che ne consegue, vi chiediamo un’adesione forte e convinta, sapendo che, da noi, le porte rimarranno, per tutti, sempre aperte. Viva Sant’Andrea.
IL PROGRAMMA E’ SOLO INDICATIVO DELLA DIREZIONE DI MARCIA ED E’ APERTO AL CONTRIBUTO DEI CITTADINI.

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