venerdì 22 ottobre 2010

Dal Consiglio via libera ai debiti fuori bilancio

Il consiglio comunale dà l’ok a circa 300mila euro di debiti fuori bilancio. L’assise presieduta dal sindaco Gerardo Frustaci ha affrontato prevalentemente temi finanziari, mostrando la diversità di vedute tra gli schieramenti.
L’assessore al Bilancio, Pietro Campagna, ha illustrato una variazione all’esercizio finanziario 2010 (circa 230mila euro), trovando l’opposizione netta del gruppo di minoranza “Primavera andreolese” che, con Maurizio Lijoi e il capogruppo Giuseppe Commodari, ha parlato di «variazione che riduce i servizi ai cittadini». Nel corso della discussione si è discusso del risarcimento dei danni alluvionali del gennaio 2009, per i quali la Regione ha erogato un importo giudicato «insufficiente» dalla minoranza che ha chiesto al Comune di attivarsi per chiedere una revisione in merito. Sul punto, il sindaco ha spiegato che si è già mosso per tutelare gli interessi dei cittadini. La variazione è stata approvata a maggioranza, così come anche i debiti fuori bilancio. Proprio questi hanno occupato gran parte della seduta, con 37 mini-votazioni su ogni singola scheda di debito. Sempre l’assessore Campagna ha illustrato i debiti da riconoscere come “fuori bilancio” - tra i quali alcune spese legali, i lavori sulla caserma dei carabinieri, gli straordinari dei dipendenti - «attribuibili alla passata amministrazione» ha poi chiosato. L’opposizione, dal canto suo, ha sostenuto «l’inesistenza delle condizioni per riconoscere tali debiti come fuori bilancio perché – ha spiegato Lijoi – nell’esercizio finanziario c’è la disponibilità per poterli coprire». Commodari ha giudicato la proposta «monca e imprecisa, priva di allegati fondamentali e dalle cifre incerte».
Sempre a maggioranza è stato poi approvato lo stato di attuazione dei programmi e medesima sorte ha avuto la convenzione per la gestione associata del depuratore consortile (che serve Badolato, Isca e S. Andrea) attraverso l’Unione dei Comuni del Versante Jonico.

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