martedì 16 novembre 2010

Furto nei locali dell'ex Ipsia: due giovani denunciati dai carabinieri

Sono accusati di furto aggravato e ricettazione i due giovani fermati dai carabinieri di Guardavalle dopo essere stati trovati in possesso di quattro quadri elettrici trafugati dall’ex istituto professionale (Ipsia) di S. Andrea marina.
Il fatto è avvenuto alcune notti addietro, quando, V.I., 22 anni, e P.E., 21 anni, entrambi di Guardavalle, secondo la ricostruzione dei carabinieri, si sarebbero introdotti in quei locali che, fino a due anni fa, ospitavano l’attività didattica dell’ “Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato” (Ipsia) di S. Andrea, oggi accorpato e trasferito all’istituto “Malafarina” di Soverato. Approfittando della facilità con la quale è ormai possibile entrarvi, visto che ignoti vandali si sono “premurati” di rompere i vetri e forzando anche le porte antipanico, i due, servendosi di utensili adeguati, avrebbero asportato i quattro grandi quadri elettrici, sistemandoli nella parte posteriore della loro autovettura.
Non hanno però fatto i conti con gli uomini dell’Arma. Infatti, mentre percorrevano la Statale 106 all’altezza di Guardavalle, i due giovani sono stati fermati ad un posto di controllo dai carabinieri della Stazione cittadina, al comando del maresciallo Pasqualino Maltempo. I militari hanno subito intuito che qualcosa non andava e hanno effettuato una perquisizione personale e veicolare: nel retro dell’auto, sullo schienale posteriore abbattuto, erano poggiati i quattro quadri elettrici, assieme agli attrezzi tecnici utilizzati per effettuarne la rimozione dalle pareti dell’Ipsia. Viste le dimensioni dei quadri, è risultata evidente la loro sottrazione da qualche edificio pubblico e, in breve tempo, ne è stata individuata la provenienza. Non appena diramata la comunicazione del ritrovamento, infatti, i militari della Compagnia di Soverato, coordinata dal capitano Emanuele Leuzzi, hanno avviato le ricerche e la Stazione carabinieri di S. Andrea guidata dal maresciallo Camillo Privitera, che nel frattempo era impegnata nella consueta attività di controllo, è andata quasi a colpo sicuro, individuando nell’Ipsia la struttura pubblica trafugata. I due giovani sono stati dunque denunciati a piede libero per furto aggravato e ricettazione, mentre i quadri elettrici - per un valore complessivo di circa diecimila euro - sono stati restituiti, su disposizione dell’autorità giudiziaria, al dirigente dell’istituto.

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