venerdì 28 marzo 2008

Si è spenta una figura storica della musica tradizionale calabrese

Questa mattina, a S. Andrea Jonio, si sono svolti i funerali di Giuseppe Ranieri

Di lui, ora, resterà la musica e gli strumenti (le zampogne) che ha sempre costruito a mano, con il solo aiuto di un coltello per intagliare il legno.
L'arte di Giuseppe Ranieri, storico zampognaro andreolese (ma può essere considerato un patrimonio della tradizione musicale calabrese) è stata più volte ricordata questa mattina in occasione delle sue esequie, tenute presso la Chiesa SS. Pietro e Paolo.
Il musicista si è spento il 25 marzo scorso nella sua casa in Piemonte dopo una lunga malattia. Ai suoi funerali, hanno partecipato tantissimi zampognari provenienti da tutta la Calabria. Il suo ruolo di "maestro" era infatti conosciuto nell'intera regione e anche oltre, negli anni scorsi, infatti, aveva anche partecipato a trasmissioni televisive nazionali, dimostrando la sua grande abilità musicale e divulgando questa musica tradizionale dalle telecamere della Rai.
A salutarlo, accanto ai parenti, anche le istituzioni locali, con il sindaco Maurizio Lijoi, l'associazione culturale gruppo folk "I Pignatari" e tanti suoi "allievi", coloro che negli anni hanno appreso direttamente da Ranieri la tecnica musicale della zampogna.
Il musicista e assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Danilo Gatto, è stato tra questi fortunati. La sua testimonianza parla di "un uomo in grado di eseguire sonate superbe, ricche di articolazioni. La sua casa di Vico III° Trieste qui a S. Andrea è stata per noi tutti un punto di riferimento e un luogo della conoscenza: e per capire davvero la gente e la cultura del sud è fondamentale conoscere queste persone. Oggi u zu Peppe (così era conosciuto da tutti) entra nella storia della musica della Calabria".
Durante il tragitto percorso dal corteo che ha acccompagnato il feretro presso il Cimitero di S. Andrea, il suono della zampogna ha pervaso i luoghi e tutti i presenti. A suonare lo strumento erano il figlio e il nipote di Giuseppe Ranieri, eredi di questa importante tradizione che si tramanda ormai da generazioni.

Nel link sottostante, un momento del commiato (in primo piano, Danilo Gatto alla zampogna):

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