giovedì 29 maggio 2008

Il 55° anniversario della morte della Monachella di San Bruno

Unita e raccolta in preghiera. Si è presentata così la comunità andreolese in occasione del 55° anniversario della morte della “Serva di Dio” Mariantonia Samà, da tutti ormai conosciuta come la Monachella di San Bruno.
In suo onore, nella parrocchia SS Pietro e Paolo in S. Andrea Jonio è stata officiata una S. Messa, presieduta dal parroco don Franco Palaia e concelebrata da don Edoardo Varano, don Alberto Vitale, della parrocchia “S. Raffaele Arcangelo” di S. Andrea Marina, e don Vincenzo, dei padri redentoristi.
Una figura di rilievo quella della Monachella, dall’elevato spessore umano e religioso.
Il suo fu (ed è tuttora) un fulgido esempio di accettazione cristiana della sofferenza (bloccata su un letto per 60 anni), di vita conformata in Cristo, ravvivata da una profonda fede, dalla preghiera, dall’eucaristia e arricchita di amore verso il prossimo.
Infatti, è attualmente in corso il processo diocesano per la sua beatificazione (che ha preso il via nell'agosto del 2007).
Prima della solenne funzione religiosa, nella Chiesa Matrice si è svolta la cerimonia della benedizione del "Labaro" (il vessillo con l'effigie della Monachella).
Successivamente, i fedeli, con raccoglimento, hanno partecipato alla processione che si è sviluppata attraverso le vie del centro storico.
Il corteo, partito dalla casa della Monachella, si è snodato lungo il medesimo tracciato che venne percorso nel giorno dei suoi funerali, il 27 maggio 1953, terminando poi nella Chiesa matrice.

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