lunedì 11 febbraio 2008

Palazzetto dello sport: è scontro tra le società sportive soveratesi e l' amministrazione comunale

Riflettori spenti nel palazzetto dello sport di S. Andrea.
E' rottura infatti tra la locale amministrazione comunale e le due società sportive soveratesi Volley Frigorcarni e NBS (Nuovo Basket Soverato), che domenica hanno dovuto disputare le partite casalinghe al Palagiovino di Catanzaro.
La discordia nasce da questioni essenzialmente economiche: il Comune, infatti, avrebbe chiuso loro l' accesso al palazzetto per "morosità" pregressa. Le cifre dovute, ha riferito l' amministrazione, si aggirerebbero intorno ai 12mila euro per la pallavolo e 4mila per il basket.
I due club hanno spiegato le proprie ragioni in una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi a Soverato.
La loro posizione, intanto, è che l' accesso alla struttura sportiva gli è stato tolto senza alcun preavviso, la missiva di sollecito per esibire le prove di avvenuto pagamento pena la chiusura del palazzetto, infatti, sarebbe stata recapitata agli interessati a termini ormai scaduti. L' altro aspetto, invece, investe la tariffa di 40€ per ogni ora di utilizzo, troppo elevata per le condizioni d' uso.
Nella ricostruzione della vicenda, le società soveratesi sono partite sin dal mese di settembre, quando fecero richiesta per l' utilizzo della struttura andreolese.
"Il Sindaco, Dr Lijoi, - spiega Roberto Trimboli della NBS - ci ha accolto con grande gentilezza e ci ha comunicato la disponibilità della struttura a patto che le società si fossero fatte carico delle spese sostenute dal Comune per l'apertura della struttura. Rapido calcolo: ritenevamo di dover pagare luce, gas, magari un contributo sulla pulizia, accettiamo".
Si passa così al mese di ottobre, il mese degli accordi ufficiali.
"L' assessore Cosentino - ricorda ancora Trimboli - convoca le società e sottopone alla loro approvazione una convenzione con un costo di 60€ ( sessanta/00 euro) per ora di utilizzo. Le società esternano le loro perplessità e l'Amministrazione “concede” uno sconto di 20€. La tariffa Standard di 40€ viene comunque contestata dalle Società che però sono obbligate a firmare la concessione poiché, dopo la disponibilità del Sindaco, avevano comunicato alle rispettive federazioni il “Palasantandrea” come campo ufficiale di giuoco".
Le società soveratesi avrebbero a più riprese manifestato lamentele sul costo "che non poteva essere lo stesso per eventi casuali e sporadici e per attività svolte con continuità come le nostre" sottolinea Trimboli che a sostegno della sua tesi aggiunge: "più volte sono stati mostrati agli amministratori tariffari di altri comuni con strutture più grandi e più importanti ma con prezzi molto inferiori. Tutti i tariffari a livello nazionale tengono conto della diversa tariffazione da addebitare per eventi singoli “una tantum” ed interventi continuativi come allenamenti e stagioni intere all'interno della struttura".
Ma Trimboli lamenta anche un deficit di comunicazione diretta con l' amministrazione: "ho più volte chiesto al responsabile dei servizi sportivi e agli amministratori appuntamenti ed incontri per trattare il caso del canone da pagare, senza però oottenere mai risposte e venendo, anzi, attaccati per iscritto".
Proprio riguardo il canone orario fissato per l' utilizzo del palazzetto, il responsabile dell' NBS spiega che nella convenzione firmata ad ottobre sarebbe inclusa la possibilità "di un abbattimento del canone per le società iscritte al Coni e alle federazioni nazionali (c.d. "Tariffa beta")".
Un' interpretazione che però è stata rigettata dall' amministrazione comunale. "Le società - ha spiegato l' assessore Cosentino - devono si essere al Coni ma anche all' albo comunale delle società sportive del nostro Comune per beneficiare della tariffa agevolata e nessuna delle due soveratesi rispetta entrambe le prescrizioni".
Sul punto si innesta così una netta diversità di interpretazione: "l’art. 12 della concessione - mette in evidenza Trimboli - indica come iter di “risoluzione delle controversie in relazione all’interpretazione “ non la chiusura sic et simpliciter della struttura ma l’istituzione di un collegio arbitrale".

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