sabato 7 giugno 2008

L'associazione "Ancoramare" fa tappa al Ventaclub Nausicaa di S. Andrea

“Stimolare, informare, promuovere e raccogliere”.
Quattro parole d’ordine, legate alla ricerca nel campo della medicina iperbarica, al centro di una campagna di sensibilizzazione senz’altro originale.
A bordo dei 15 metri dell’“Avenir”, la loro imbarcazione a vela, dal 10 maggio sono impegnati a circumnavigare la penisola ma per Ferdinando e Laura non si tratta di turismo. Oltre a visitare le coste italiane, infatti, la “missione” li fa portatori di un messaggio scientifico e umano. “Ancoramare” è l’associazione scientifica e culturale, nata meno di un anno fa su loro iniziativa, con lo scopo di sostenere la ricerca nel campo della medicina iperbarica. (Per saperne di più http://www.ancoramare.it/italian/index.php)
Qui, l’obiettivo sociale si fonde con l’esperienza personale, quella di Ferdinando, subacqueo professionista, che nel 2004 ha subìto un grave incidente da decompressione, nel tentativo di salvare un compagno d’immersione.
La sua storia parla della tenacia nell’affrontare la lunga riabilitazione, tra l’Ospedale Niguarda e il Centro Iperbarico di Ravenna, tenendo sempre sullo sfondo l’amore per il mare. Una passione condivisa con Laura, che li ha spinti a creare qualcosa che potesse servire da stimolo ed esempio. Uno stimolo per chi affronta una disabilità, spronandolo a coltivare le proprie passioni, a non rinunciare alla quotidianità. Un esempio per promuovere e informare il pubblico: “Oggi l’iperbarica è una medicina con grandi potenzialità e applicazioni – spiega Ferdinando – la nostra associazione è, infatti, in contatto con l’unità spinale del Niguarda di Milano e con il centro iperbarico di Ravenna”.
E molto si sta muovendo sull'utilizzo dell'iperbarica: "Il mondo dei subacquei è ovviamente molto interessato e sensibile - evidenzia - e anche le associazioni dei disabili stanno interagendo con noi. Insomma, si stanno creando nuove sinergie che ci fanno ben sperare per il futuro".
Infatti, l’associazione mira a raccogliere fondi anche per la ricerca nel campo delle terapie riabilitative per malattie midollari, in collaborazione con istituti d’eccellenza e col patrocinio di enti e istituzioni nazionali e locali: dal Comitato Italiano Paralimpico alla Regione Lombardia, dalla Provincia di Brescia a quella di Catania.
E in questi giorni (fino a lunedì 9 giugno), sulla spiaggia del Ventaclub Nausicaa, unica tappa calabrese della traversata, si sta svolgendo l’attività di sensibilizzazione. In molti si avvicinano per capirne di più e anche per fare il classico “giro” in barca a vela che mostra la costa jonica da un’altra prospettiva: quella della solidarietà.
La curiosità: in questa tappa del viaggio, la coppia bresciana ha confessato di essere molto soddisfatta del riscontro finora ottenuto e di essere rimasta favorevolmente colpita dall'ospitalità della gente e dalla bellezza dei luoghi: "Selvaggi e incontaminati. - spiegano - Poi è molto bello, durante la notte, osservare il paese illuminato e poggiato sulla collina (il centro storico) e il mare, tra l'altro, è ottimo per andare con la vela, piatto e con un buon vento".

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