venerdì 30 novembre 2007

Nota storico liturgica

Nota storico liturgica. (tratta interamente dal libretto realizzato dalla Parrocchia SS. Pietro e Paolo)
La festa dell' apostolo Andrea (virile), celebrata già agli inizi del secolo V nel calendario di Gerusalemme al 30 novembre, come ci attesta il martirologio Geroniminiano e gli antichi sacramentari è stata sempre circondata di particolari solennità dal tempo di Papa Simplicio. Questi a Roma, verso il 475 d.C., dedicò una chiesa, vicino a S. Maria maggiore sull' Esquilino all' apostolo, perché egli era il fratello di Pietro.
Figlio di Giona di Betsaida (a nord -est del lago di Tiberiade), Andrea fu discepolo di Giovanni Battista, presso il quale conobbe l' apostolo Giovanni; e con lui seguì per primo Gesù, al quale condusse il fratello Pietro (Gv 1,35-42). Per questo motivo, i Greci lo chiamano "protocleto" (primo chiamato). La tradizione popolare, non documentabile, anche se antica, gli ha assegnato un campo di apostolato in Grecia: la Scizia e la Tracia, ma specialmente l' Epiro e l' Acaia, dove sarebbe stato crocifisso a Patrasso (nel 60 d.C.). Le sue reliquie da Patrasso sono state portate a Costantinopoli solo nel 357 d.C..
La passio apocrifa sul martirio lo pone crocifisso su una croce decussata, cioè con bracci disposti diagonalmente (detta di S. Andrea) a forma di lettera "X". Le sue reliquie, conservate dal secolo IV a Costantinopoli, furono trasportate ad Amalfi nel 1208 e il suo capo giunse a Roma nel 1462; ma nel 1964 è stato restituito, con gesto ecumenico, alla chiesa greco-ortodossa (a Patrasso). Si deve a S. Gregorio Magno, dopo il suo ritorno da Costantinopoli, l' inserzione del nome di Andrea nel calendario romano.

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