mercoledì 2 gennaio 2008

Il "dicembre nero" del basso Ionio

Rapine, furti e auto incendiate. Cresce la richiesta di sicurezza
Per il momento nessuna novità sui recenti episodi criminosi che hanno colpito il territorio del basso Ionio, anche se le forze dell' ordine starebbero battendo piste interessanti.
Ma la criminalità non sta certo ad aspettare e prosegue con arroganza nella propria attività. Dopo il colpo alla tabaccheria-ricevitoria di S. Andrea Marina, anche il Friend's Café di Isca Marina, il 30 dicembre, ha subìto una rapina che ha fruttato ai malviventi un bottino di circa mille euro.
Le forze dell' ordine stanno letteralmente setacciando il comprensorio ma non dispongono di unità e mezzi sufficienti. Il problema non riguarda solo le caserme dei carabinieri dei piccoli centri, con pochi operativi a disposizione, ma anche, ad esempio, il Nucleo radiomobile della Compagnia di Soverato. Una sua pattuglia deve coprire un territorio che va da Guardavalle a Stalettì, un' area estremamente vasta, con vie di comunicazione che non permettono rapidi spostamenti.
Un' ampiezza e una situazione logistica che, evidentemente, non può consentire una presenza continua delle forze dell' ordine. Ad esemplificare la situazione potrebbe essere sufficiente quanto avvenuto solo qualche sera fa ad Isca Marina.
Due pattuglie dei carabinieri erano lì di ronda intorno alle 23:30.
Una volta terminato il giro di controllo, le due auto hanno lasciato il territorio e, poco dopo la mezzanotte, un' autovettura, una Hyundai Santa Fè, è stata data alle fiamme da ignoti mentre un analogo episodio, intanto, stava accadendo nel centro storico di Badolato, dove una Suzuki Santana andava anch' essa distrutta dal fuoco.
Insomma, simili episodi rappresentano un serio allarme sicurezza di cui le istituzioni sono chiamate a farsi seriamente carico.
Ma ciò non dovrà accadere soltanto con sterili dichiarazioni politiche o inutili frasi di circostanza nel corso di vertici istituzionali bensì attraverso una decisa "iniezione" di risorse e mezzi verso le forze dell' ordine, che devono essere messe in condizione di poter svolgere il loro lavoro in maniera efficace e sicura.
Si tratta ormai di un' emergenza, questo sembra essere chiaro.
Solo qualche mese fa, si sono tenute due riunioni del Comitato provinciale per l' ordine pubblico e la sicurezza (comitato presieduto dal Prefetto di Catanzaro con la partecipazione dei sindaci del territorio), uno per S. Andrea, l' altro per Isca. E, considerato che da entrambe le riunioni è emersa l' esigenza di una maggiore presenza dello Stato, oggi, più che mai, quell' esigenza deve essere appagata.

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