giovedì 10 gennaio 2008

Le pessime condizioni della strada statale

Un disastro chiamato SS 106. Aspettando il Giro d' Italia 2008...
Da questa strada, il prossimo 13 maggio, dovrà passare il Giro d’ Italia 2008. Ma in quali condizioni si presenterà all’ appuntamento la SS 106? Se dovesse restare in quelle attuali, piena di buche e sconnessioni, per i ciclisti della “corsa rosa” si profilerebbe senz’ altro un triste ricordo per glutei e gambe. Quello che, in fondo, hanno già i ciclisti “nostrani”, quegli appassionati delle due ruote che di buona lena, e con grande pazienza, pedalano su una via di comunicazione che permane in pessime condizioni da tempo immemorabile. Di quei famosi trenta milioni di euro per la sua messa in sicurezza, che sarebbero dovuti giungere dalla Finanziaria 2008, finora nessuna traccia. Pare che nella suddetta legge, infatti, non siano includibili provvedimenti di ambito strettamente localistico. Una motivazione, se confermata, sorprendente, considerando che si parla di una legge definita “omnibus” proprio per l’ ampiezza d’ uso che se n’è sempre fatta. Al di là delle bizzarre interpretazioni giuridiche, però, resta il fatto che su questa strada continuano a verificarsi incidenti gravissimi. E’ ormai prassi dare la colpa all’ automobilista imprudente, giudicando la strada come semplice concausa. Un’ interpretazione che, però, appare fuorviante di fronte alle sue condizioni di sicurezza, ormai pari allo zero. Come dimostrano le buche lunghe fino a due metri, larghe fino a un metro e profonde circa sei-sette centimetri presenti in grande abbondanza all’ ingresso di Badolato, dove le manovre d’ emergenza, anche di TIR e autobus, sono all’ ordine del giorno. Il problema si conferma anche sui numerosi ponti, come quello sulla fiumara “Alaca” tra S. Andrea e S. Sostene, che, oltre ad essere molto stretti, sono anche disseminati di buche. Se ne parla ormai da anni della 106. Le battaglie portate avanti da Franco Nisticò, del comitato per la tutela del basso Ionio, hanno spesso sollevato il problema e promosso iniziative con le istituzioni. Ma, finora, poco è stato ottenuto e, ancora oggi, in assenza di interventi immediati, già si pensa ad una prossima eclatante protesta. Appare evidente come gli interventi debbano esser realizzati non tanto per il Giro d’ Italia ma per chi percorre quotidianamente la 106. E alle frequenti lamentele degli automobilisti, si stanno aggiungendo anche quelle delle istituzioni locali. Ha iniziato il sindaco di S. Andrea Ionio, Maurizio Lijoi, che ha già scritto due volte all’ ANAS per sollecitare interventi sul manto stradale all’ ingresso Nord del centro abitato andreolese. Un tratto “corroso” dal traffico, che determina pericolose variazioni d’ assetto alle auto in transito. L’ ultima missiva del sindaco, inviata il 3 gennaio, è stata inoltrata per conoscenza anche alla Prefettura. Per ora, non ci sono state risposte ufficiali, anche se, l’ ANAS, in passato, ha fatto sapere che senza fondi statali non può realizzare alcun intervento. Una situazione persino grottesca se si pensa ai ben esposti cartelli “lavori di manutenzione” e “segnaletica orizzontale in rifacimento”, su tratti che non vedono, tra l’ altro, l’ ombra di linee di mezzeria. Il problema è che sono messi lì da mesi e nessuno, ancora, ne ha capito il perché.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'articolo e l'argomento che hai trattato......continua cosi'....ciao da Roberto

Pino Amoruso ha detto...

Ciao e complimenti per il blog!
Ho l'impressione che,come sempre, per il giro qualche buca la tappezzeranno :-(
A presto