giovedì 13 settembre 2007

Depuratore consortile, verso un nuovo ente gestionale

I "primi cittadini" di S. Andrea ed Isca, Maurizio Lijoi e Pierfrancesco Mirarchi, assieme al commissario prefettizio Sebastiano Cento per il comune di Badolato, hanno messo sul tavolo la proposta di costituire un ente giuridico per la gestione diretta del depuratore consortile. Attualmente, l' impianto è sotto la gestione del commissario straordinario per l' emergenza ambientale, nella persona del Prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro. Una gestione subentrata a quella dell' ATO (Ambito Territoriale Ottimale), costellata da infiniti problemi.
Nel corso di un vertice a tre, Cento, Lijoi e Mirarchi hanno discusso della situazione generale del depuratore, un impianto con serie carenze strutturali, a dispetto della sua costruzione che è solo di qualche anno fa.
Avrebbe dovuto essere adeguato a smaltire un' utenza di circa 25.000 persone ma a quanto pare non è in grado di reggere un simile carico, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Basta visitare anche il blog http://blog.gilbotulino.it/ di Badolato per rendersi conto di cosa ci fosse questa estate alla foce del fiume Gallipari, proprio dove il depuratore scarica.
"Una delle difficoltà - spiega il sindaco di S. Andrea - è che l' ATO è proprietaria del depuratore, dunque dovrebbe prima svincolarci per consentire la nascita di questo nuovo ente". Fino ad oggi, l' ATO non ha mai concesso questa possibilità agli altri comuni che ne hanno fatto richiesta, dunque la situazione non ha una tempistica definita.
Senza dubbio la competenza del commissario Cento, che è anche Vicario della Prefettura di Catanzaro, potrà essere molto utile per fare i passi giusti a livello burocratico.
Con la creazione di questo nuovo ente ci sarebbe la possibilità di intervenire direttamente sul depuratore da parte dei Comuni, senza estenuanti richieste ed attese che hanno portato ai tanti problemi avuti finora.

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