venerdì 28 settembre 2007

Eliporto: la proposta della "Versante Ionico"

L’ idea è quella di realizzare il centro elicotteristico di riferimento dell’ intera fascia ionica e la Comunità Montana “Versante Ionico”, guidata da Alfredo Lancellotti, sta premendo sull’ acceleratore perché diventi presto realtà. I tempi di costruzione dell’ eliporto si aggirano intorno ai due anni, una volta sbloccata la parte burocratica e realizzato il progetto esecutivo, mentre il costo andrebbe a superare i tredici milioni di euro. Una cifra sicuramente impegnativa, ma quanto vale la possibilità di intervenire sugli incendi boschivi entro i primi venti minuti? E quanto è importante poter offrire un soccorso medico in tempi ristretti o un’ evacuazione di persone in caso di calamità? Mettendo questi elementi sul piatto della bilancia la “Versante Ionico” ha deciso di portare avanti l’ idea di questo centro operativo polifunzionale di elisoccorso. Esiste già uno studio di fattibilità, risalente al 2003, che ora verrà rapidamente adeguato ai nuovi e incrementati costi dell’ opera (si prevede un 30% in più), e all’ aggiunta di nuovi servizi che potranno essere offerti dalla struttura. La versatilità, in chiave di prevenzione e spegnimento degli incendi, di soccorso, di controllo del territorio e altri compiti che la morfologia e orografia del territorio non permettono ai mezzi gommati, fa dell’ elicottero un mezzo ottimale per queste mansioni. Tra l' altro, il responsabile dell' area tecnica, Orlando Donato, ha spiegato che gli incendi, da qualche anno, stanno sempre più spostandosi verso la montagna, nelle zone di forestazione nate negli anni '50, superando la fascia altimetrica dei 300 metri. Con questa situazione, alle prime piogge si corre anche il rischio che tutto il materiale boschivo distrutto dalle fiamme scenda a valle, con l' eventualità che si inneschi un effetto alluvione come è avvenuto nel 2000. Per questo, l' opzione eliporto assume un ruolo importante nella salvaguardia del territorio.
L’ area selezionata in cui dovrebbe sorgere la struttura , che occuperà circa un ettaro e mezzo, si trova al di sopra della SS 106, nel lato sud del territorio di Isca (dunque verso Badolato), che diverrebbe anche un polo strategico di osservazione degli incendi, essendo al centro dell’ ambito territoriale della Comunità Montana. Ma questo non vuol dire che a beneficiarne sarebbero solo i comuni dell’ ente bensì un territorio più vasto, a livello regionale. Anche per questo, l’ ente montano si aspetta che la Regione Calabria fornisca i finanziamenti necessari. L’ aspetto burocratico sarà impegnativo: autorizzazioni, delibere, espropri e tutto quanto è legato alla fase di progettazione “ma – ha sottolineato Lancellotti- il servizio ha un’ elevata importanza sociale”. Gli aspetti tecnici sono stati presentati dall’ ing. Attilio Pietrangeli, della Heliare, che ha redatto lo studio di fattibilità. E’ emerso che non vi sono particolari difficoltà tecniche nella realizzazione del centro, che sarà in grado di occupare circa venti unità lavorative e di offrire una scuola per tecnici elicotteristi e piloti. Gli elicotteri saranno due, in grado di portare una tonnellata d' acqua ciascuno. La piazzola, comunque, sarà dimensionata per elicotteri di varia grandezza, creando un centro operativo integrato. Dell’ aspetto economico, con il reperimento dei fondi, si occuperà il vicepresidente Francesco Gallelli, che sta già sondando il terreno presso gli uffici regionali competenti.

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